Una collettiva che trascende il significato di esposizione di gruppo e diventa messaggio, affermazione, presa di coscienza, dialogo che supera le barriere di lingua, razza e religione.
Qualunque sia la loro provenienza, sono artisti che parlano tutti la medesima lingua dei colori e delle forme. Ognuno di loro ha una peculiarità, un segno speciale, che spesso parte da una nota emozionale di un ricordo d’infanzia, di un luogo incantato o pieno di desolazione, una città, un oceano immenso, un canto popolare misterioso. Ma tutto trasfuso e diluito nel percorso artistico, un percorso che è parte del viaggio che li ha portati lontano, nel nucleo creativo della terra.
Il difficile processo di integrazione tra etnie e culture passa anche attraverso la scoperta di reciprocità nel confronto tra percorsi artistici. Il desiderio di incontrarsi e creare nuovi spazi di pensiero può far nascere impulsi culturali ed artistici che sono in grado di superare le frontiere, sia quelle reali che quelle barriere nascoste, persistenti e immaginarie che ostruiscono l’ondulare delle idee e delle creatività.
In questo senso l’arte, universalmente considerata come uno dei linguaggi tra i più efficaci sul piano della comunicazione, diventa terreno comune su cui trovare un senso e un segno positivo che unisca gli uomini.
Per l’occasione sarà proiettato il video dell’artista multimediale olandese Maria Korporal “La notte dell’armonia” ispirato a una poesia di Marcia Théfilo, poetessa e antropologa brasiliana.
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