della ribalta artistica dalle correnti della Performance art e dalle nuove declinazioni della fotografia e dalla più
recente Videoarte.
Il tema del corpo poteva non essere prioritario per un’artista che pone il problema del suo relazionarsi con lo
spazio espositivo? Cosa meglio di una palestra, dove è allestita questa sua mostra, può fare da cornice e da
contenitore alla rappresentazione del corpo umano?
Il corpo diffuso, sociale e pubblico dell’arte contemporanea diventa qui un corpo innervato nelle ragioni
stesse dell’arte degli ultimi due secoli, quando alcuni pionieri della fotografia (Marey e Muybridge in modo
particolare), lo hanno voluto rappresentare nelle varie e successive fasi del moto, con la certezza di
un’esattezza visiva che l’occhio umano non poteva e non può cogliere se non col mezzo tecnologico.
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