Non siamo di fronte ad un semplice atto di voyeurismo, ma ad una vera e propria soglia percettiva che mette in comunicazione noi stessi con il mondo esterno: un contatto privilegiato che fa riflettere sulla possibilità di invadere la privacy dell’altro.
Un’ invasione alla quale ci sta abituando l’era di internet, questa è proprio la tesi contenuta nella ricerca dell’esperto informatico Charles Jennings in “The Hundredth Window”, libro al quale il titolo della mostra si ispira.
Non siamo solo noi a guardare l’opera d’arte, ma è essa stessa che ci osserva ed entra nel nostro privato dove lo schermo di un computer diventa quindi metafora dell’organo visivo dal quale osservare un paesaggio; l’occhio può spiare lo spazio abbandonato oltre la vetrina o rubare un’ immagine quotidiana dietro una finestra.
Seguendo una tradizione consolidata dalla Jarach Gallery, il titolo di questa collettiva si ispira al mondo musicale celebrando il decimo anniversario dell’uscita dell’ album “100th Window” dei Massive Attack. Artisti in mostra: Giorgio Barrera, Simone Bergantini, Andrea Dojmi, Guido Guidi, Teodoro Lupo.
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