Testi critici, Milano, 25 July 2017
Con reminescenze astratte, Nadia Cesarini elabora un linguaggio originale, fatto di toni briosi e linee accattivanti, atmosfere sospese declinate in un alternarsi di curve e spigoli che disegnano i profili delle ambientazioni rappresentate. La fervida fantasia di Nadia Cesarini intreccia le sue narrazioni tramite forme accattivanti e cromatismi brillanti che, seppur apparentemente gioiose e vivaci, stimolano invece profonde riflessioni intrise di incalzanti interrogativi sulle contraddizioni umane e sulla perdita dei valori della nostra contemporaneità, così come suggerito dai titoli delle sue opere. Utilizza una ricca gamma di colori che si accostano a formare coreografie e oleogrammi caratterizzati da un profondo equilibrio compositivo. Scompone la scena in sinuose e sottili linee colorate che si susseguono e si alternano in un coinvolgente gioco di rimandi costruito da segni morbidi e densi. I cromatismi naturali lasciano spazio alle tonalità dell'immaginazione portando nel quadro un senso di brio unito a una misteriosa inquietudine, trasmessa dal contesto sospeso in un'atmosfera tipicamente astratta ma che comunica con l'astante per rimandi emozionali e suggestioni.

Testo critico di Sandro Serradifalco

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