ORARI:SAB-DOM-PREFESTIVI
10.30-12.30/15.30-18.30
L'associazione culturale MeliscianoArte presenta la XIX edizione di Percorsi d'Arte
"L’arte non deve mai tentare di farsi popolare.
Il pubblico deve cercare di diventare artistico."
(Oscar Wilde)
E' questo l'assunto da cui MeliscianoArte è partito e si è sviluppato (nel corso delle sue diciannove edizioni di "Percorsi d'Arte") per portare il pubblico ad assumere una coscienza artistica.
Nel corso di tutti questi anni le mostre sono state un appuntamento atteso; di pari passo alla crescita della manifestazione è aumentata l'affluenza e con essa è cresciuto anche l’interesse per l’arte.
Non poteva esserci risultato migliore!
Tutte le esposizioni sono state sempre concepite come un complesso articolato di mostre, performances, installazioni, laboratori di sperimentazioni e di provocazione artistica; non sono mancati momenti conviviali in un connubio di arti, una sorta di scandaglio a 360°, in cui l’arte è stata declinata in tutte le sue forme, linguaggi e sfaccettature.
Negli ultimi anni, sono comparse alla ribalta del settore artistico, miriadi di Associazioni che organizzano mostre, alcune delle quali, sono dei “mostrifici” con spazi utilizzati al massimo della capienza ed oltre, dove l’artista vede il suo lavoro esposto in maniera approssimata e poco recepibile ed ove lo spettatore non riesce ad apprezzare ogni singola opera perché tutto intorno è un “delirio espositivo”.
Di contro MeliscianoArte ha voluto fare un salto di qualità, decidendo di declinare il suo lavoro finalizzandolo ad una Biennale, la Prima di una lunga serie, per dare voce e spazio ad artisti emergenti o già affermati nel panorama nazionale ed europeo, in modo tale da confrontarsi e mostrarsi con un più ampio respiro.
L’ esposizione situata negli splendidi spazi di Villa Graziani, è stata studiata per un ristretto numero di artisti; i pionieri della Prima Biennale sono 11 e sono stati selezionati sia per la diversità dei linguaggi che per le loro qualità artistiche.
Sono presenti gli artisti Bongini, Cedro, Ciuchi, Foyè, Kazaz, Manni, Nastasi, Rapiti, Serafini, Visalli, Zieger, dislocati in “personali”, in cui mettono in mostra loro opere in maniera fruibile ed armoniosa, il giusto spazio che consentirà allo spettatore, di estraniarsi ed immergersi in altre realtà e godere dei diversi linguaggi visivi; ogni singolo artista ha “costruito” il suo spazio espositivo in maniera autonoma e personale avendo così la possibilità di esaltare la sua narrazione.
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