Ho visto questo quadro a Livorno, dal vivo. È una pittura riflessiva, che riesce male a video. La tela è lavorata a due mani, quelle dell’artista e quella del tempo, al chiuso e all’aperto; perché il tempo possa aggiungere il suo tocco a quello dell’artista e le suggerisca lentezza nel procedere, e nuovi stimoli. La pittura di Sheila Cantone usa la lingua ‘purificata’ della poesia. Le sue tele sembrano lavorate a metà, da una parte tormentate di materia che si aggruma in forma di fiore, di nuvola, di disegno su una stoffa lucida; dall’altra sono vuote; qualche colore vi sgocciola appena, e scivola via dal bordo. Pieno e vuoto comunicano emozioni ed equilibrio. Andatele a vedere dal vivo, è un’altra cosa
Ho visto questo quadro a Livorno, dal vivo. È una pittura riflessiva, che riesce male a video. La tela è lavorata a due mani, quelle dell’artista e quella del tempo, al chiuso e all’aperto; perché il tempo possa aggiungere il suo tocco a quello dell’artista e le suggerisca lentezza nel procedere, e nuovi stimoli. La pittura di Sheila Cantone usa la lingua ‘purificata’ della poesia. Le sue tele sembrano lavorate a metà, da una parte tormentate di materia che si aggruma in forma di fiore, di nuvola, di disegno su una stoffa lucida; dall’altra sono vuote; qualche colore vi sgocciola appena, e scivola via dal bordo. Pieno e vuoto comunicano emozioni ed equilibrio. Andatele a vedere dal vivo, è un’altra cosa
Commenti 16
Buon lavoro Sheila!!!
;-) Patrizio
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