Le tue donne-bambine, affascinate e inquiete (affascinanti e inquietanti)hanno la grazia e l'innocenza dell'infanzia con una vena di disincanto che è già della maturità. Un gioco dell'ambiguo in bilico tra la classicità (non solo Balthus, anche Piero da Sansepolcro) e l'immagine post (-surrealista, -pop, -moderna). Molto belle.
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Complimenti per i tuoi lavori che trovo deliziosi.
Ruggero
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