appreciating .. a very short-Event Organized by me at the Castle Aldobrandeschis Colacchioni in Capalbio "WORKS WORKS &" From July 6 to 12 pv Works for up to 12 with Artist Catalogs and Services ... on my page see also the earlier of 2013, I would like to expose your ... Works like a cordial greeting
Ciao, grazie dell'amicizia. Spero che sarà possibile prima o poi andare oltre questa amicizia virtuale e incontrarsi nella realà, magari per una qualche collaborazione.
A presto e in bocca al lupo per le tue iniziative.
Dear Simona, Thak you for your kind words. Someone once said: "You cannot have a light without a dark to stick it in". Lets keep the contact. Hugs and Roses
ho letto e riletto il tuo commento critico, che ho apprezzato per fine sensibilità e intuito, hai scritto cose che non avevo assolutamente colto del mio lavoro, ma penso che questo sia l'effetto tipico di una buona critica. Hai sollevato ulteriori domande ...
Proprio in quest'ultimo periodo, mi sono domandata spesso, é vero, sul senso della rappresentazione… il mondo é oramai devastato da immagini di ogni tipo, propinate con ogni mezzo. Nuovi mezzi di propagazione delle immagini nascono ogni giorno… e le immagini sono catturate con sempre maggior rapidità, la foto é un click sempre più immediato e non solo per fotografi professionisti.
… e allora perché? perché accanirsi su di una tela, utilizzando un mezzo, come l'olio, che ha tempi immensamente lunghi e obsoleti, rispetto al click immediato di una macchina fotografica o di un cellulare?
Riesco ancora a darmi la stessa risposta: perché il mondo non ha più il tempo di contemplare …. perché é una continua abbuffata di ogni cosa, bulimica e ossessiva. Perché le immagini che vedo intorno sono spesso mute, non avanzano domande e quando lo fanno, esigono risposte immediate. Tutto e subito. D'altra parte, le immagini che lanciano proponimenti al pensiero, sono spesso aggressive, perché arrabbiate, e sentenziano più che proporre spazi di riflessione.
La contemplazione… da dizionario "lo stato della mente assorta nella considerazione di cose astratte o spirituali.." .
E' lei il motore del mio lavoro… e il fine, nel momento in cui cerco, con presunzione forse, di affermare, fermiamoci un attimo e riconsideriamo noi stessi. C'è ancora tanto da fare… a livello spirituale…. dobbiamo ancora evolvere….tanto é stato raggiunto a livello sociale, diritti prima inimmaginabili sono stati ottenuti nel tempo da sempre un maggior numero di persone. Ma é nell'animo dell'individuo che manca una vera e propria evoluzione. Il conflitto é ancora immenso dentro di noi e cresce sempre di più. Desideri e passioni sono incontrollabili. La paura é da sempre il motore delle nostre più intime scelte. Il bisogno di un appiglio, di un altro a cui delegare le nostre domande/risposte é sempre impellente. Non do risposte, ma cerco di proporre domande.
Le derive dell'animo umano, siamo tutti noi a mio parere… il mio utilizzo di soggetti spesso borderline é solo un mezzo per ricordarmi che, alla fine, al di là delle apparenze, dei perbenismi e delle ipocrisie, siamo tutti "tossici" in qualche maniera….e la droga più utilizzata é quella della paura, che uccide la mente e si propaga fino all'animo. Utilizzo gli estremi che trovo all'esterno per risvegliare l'estremo che é in noi. Mi piacerebbe abbattere il velo di ipocrisia con cui ci nascondiamo dall'affrontare noi stessi, fino al fondo del fondo che ci é concesso.
Autoreferenziale, mannaggia…. lo siamo tutti, é vero, ricordo un bellissimo dipinto di - ovviamente :) - Marlene Dumas, dal titolo Big Artists, 1991. Gli artisti sono rappresentati come bimbi-omini seduti in fila, per terra, che si masturbano. Grazie Marlene…. ma anche lei, alla fine, continua a dipingere… su di una tela…. cercando il senso/nonsenso della nostra esistenza e infine della nostra dipartita.
Ti ringrazio infinitamente, Gianfranco, per il tempo dedicato al mio lavoro, mi hai dimostrato, che c'é ancora spazio per la contemplazione…..
Simona
L'incredibile intensità esistenziale dei tuoi lavori scava nell' inconscio- nella sottrazione,del non detto: modella con pennelate sapienti la segmentata divinità corpo-mente .Nel torbido movimento delle cose,lancia inquietanti connessioni tra corpo e rimosso di Linchiana memoria,stand by -l'immagine si eternizza;stipula alleanze, contratti di modifica :cancella arti,da la resa ad ambiguità androgine (scorporate a permutazioni e scivolamenti linguistici). Domanda sul senso della rappresentazione ;è possibile dare i propri tratti ad alcuni ri-tratti?Si,in fondo l'artista non rappresenta nient'altro che se stesso:anche quando fà altro,anche quando nicchia;parla sempre ed escusivamente di sè.Il suo linguaggio è aureferenziale:si parla addosso. Pittura ossessiva,che si nutre dell'Humus vitale e pontifica straordinariamente tra derive dell'animo umano .Complimenti !
Commenti 10
A presto e in bocca al lupo per le tue iniziative.
S.
Kiss Renata Lui
ho letto e riletto il tuo commento critico, che ho apprezzato per fine sensibilità e intuito, hai scritto cose che non avevo assolutamente colto del mio lavoro, ma penso che questo sia l'effetto tipico di una buona critica. Hai sollevato ulteriori domande ...
Proprio in quest'ultimo periodo, mi sono domandata spesso, é vero, sul senso della rappresentazione… il mondo é oramai devastato da immagini di ogni tipo, propinate con ogni mezzo. Nuovi mezzi di propagazione delle immagini nascono ogni giorno… e le immagini sono catturate con sempre maggior rapidità, la foto é un click sempre più immediato e non solo per fotografi professionisti.
… e allora perché? perché accanirsi su di una tela, utilizzando un mezzo, come l'olio, che ha tempi immensamente lunghi e obsoleti, rispetto al click immediato di una macchina fotografica o di un cellulare?
Riesco ancora a darmi la stessa risposta: perché il mondo non ha più il tempo di contemplare …. perché é una continua abbuffata di ogni cosa, bulimica e ossessiva. Perché le immagini che vedo intorno sono spesso mute, non avanzano domande e quando lo fanno, esigono risposte immediate. Tutto e subito. D'altra parte, le immagini che lanciano proponimenti al pensiero, sono spesso aggressive, perché arrabbiate, e sentenziano più che proporre spazi di riflessione.
La contemplazione… da dizionario "lo stato della mente assorta nella considerazione di cose astratte o spirituali.." .
E' lei il motore del mio lavoro… e il fine, nel momento in cui cerco, con presunzione forse, di affermare, fermiamoci un attimo e riconsideriamo noi stessi. C'è ancora tanto da fare… a livello spirituale…. dobbiamo ancora evolvere….tanto é stato raggiunto a livello sociale, diritti prima inimmaginabili sono stati ottenuti nel tempo da sempre un maggior numero di persone. Ma é nell'animo dell'individuo che manca una vera e propria evoluzione. Il conflitto é ancora immenso dentro di noi e cresce sempre di più. Desideri e passioni sono incontrollabili. La paura é da sempre il motore delle nostre più intime scelte. Il bisogno di un appiglio, di un altro a cui delegare le nostre domande/risposte é sempre impellente. Non do risposte, ma cerco di proporre domande.
Le derive dell'animo umano, siamo tutti noi a mio parere… il mio utilizzo di soggetti spesso borderline é solo un mezzo per ricordarmi che, alla fine, al di là delle apparenze, dei perbenismi e delle ipocrisie, siamo tutti "tossici" in qualche maniera….e la droga più utilizzata é quella della paura, che uccide la mente e si propaga fino all'animo. Utilizzo gli estremi che trovo all'esterno per risvegliare l'estremo che é in noi. Mi piacerebbe abbattere il velo di ipocrisia con cui ci nascondiamo dall'affrontare noi stessi, fino al fondo del fondo che ci é concesso.
Autoreferenziale, mannaggia…. lo siamo tutti, é vero, ricordo un bellissimo dipinto di - ovviamente :) - Marlene Dumas, dal titolo Big Artists, 1991. Gli artisti sono rappresentati come bimbi-omini seduti in fila, per terra, che si masturbano. Grazie Marlene…. ma anche lei, alla fine, continua a dipingere… su di una tela…. cercando il senso/nonsenso della nostra esistenza e infine della nostra dipartita.
Ti ringrazio infinitamente, Gianfranco, per il tempo dedicato al mio lavoro, mi hai dimostrato, che c'é ancora spazio per la contemplazione…..
Simona
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