30 March 2015
La documentaristica, il reportage il fotogiornalismo classificazioni nate per chiarire, catalogare evidenziando delle differenze, ma in realtà hanno in comune la veridicità dei fatti e quello che differenzia sono gli obiettivi ed i metodi.Ma nulla può escludere che nella presentazione della narrazione fotografica esiste quell’etica, quell' osservare che distingue un fotografo dall’altro.Nel lavoro di Raffaele Montepaone si percepisce quella esclusione dalla massificazione dell’informazione fotografica, che riduce e mortifica il valore della fotografia,mentre si percepisce quella visione più ampia che è propedeutica ad una rapporto equilibrato fra la realtà oggettiva, l’osservazione individuale, messaggio comunicativo. Il suo lavoro di testimonianza fedele è orientato verso una narrazione che presenta una realtà dove il sociale è colpito nelle radici più profonde, sul lavoro, nei disastri ambientali, su quel dolore che nasce da destini mortificati spesso in una reltà dove la supremazia della illegalità miete vittime e crea un tessuto sociale dilaniato. Le sue immagini si possono paragonare ad appunti visivi per ricordare qualcosa di importante che ha coinvolto reale ed emozionale, sia attraverso immagini dove predilige l’accaduto ,sia attraverso l’espressività di quei volti che in quel silenzio doloroso raccontano la loro storia.Il suo lavoro sintetizza quel dualismo fra il rappresentare un evento e spingere ad osservare oltre, questa visione ultima l’autore la realizza attraverso un attento uso del dettaglio, del mosso, di una gestione tonale dove il buio racconta quel disagio che è consapevolezza della incapacità di ribaltare una realtà che predilige valori altri.La luce che definisce e caratterizza alcuni tratti degli scatti è quella dimensione sacrale che lui conferisce all’esistenza, come alla dimensione emozionale dei soggetti, le immagini con la loro forza, trasformano il momento storico attraverso il simbolo e ne diventano fedele testimonianza , un mondo ritratto “ frontalmente” il cui il silenzio acquista voce attraverso quell’attenzione e coraggio di far confrontare l’osservatore con immagini che costringono a partecipare a quella denuncia silenziosa.
( Antonella Angela Leone )

Commenti 0

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login