Intrinseco - Personale di Anna Montalto (Recensione)
25 January 2015
Intrinseco: “qualcosa legato nell’intima essenza o natura di una cosa o di una persona”. Non è un caso se il titolo della mostra di quest’artista prende proprio questo nome e non c’è definizione migliore che possa riassumere il filo conduttore di forme e colori.

Donne incise con una tecnica mista a dir poco straordinaria, che sembrano uscite fuori dai cartelloni pubblicitari stile liberty che riempivano i decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo. L’artista nasce e si forma come pubblicista, innamorata dei vecchi padri delle prime pubblicità di cui fa propria la tecnica, pur perfezionandola e dandone una interpretazione personale. Le donne sono il fulcro delle sue opere: non sono rappresentate in modo statico, inerme, ma sono sempre in completa trasformazione come lei; proprio l’artista tiene a sottolineare la costante ricerca della bellezza che la circonda, con il compito di indagarla e fissarla in immagine.

Sentiamo vibrare questa bellezza estetica e spirituale nella sala dove espone la collezione “Sensibus”,in cui sono ritratte donne sensuali, ammalianti e dai lineamenti decisi, che sanno come attirare lo spettatore con i loro sguardi e le loro bocche, e che sembrano sussurrarci qualcosa di indefinito.I colori sono brillanti, come se avessero un sapore e un odore; “intrinsecamente” si legano allo spettatore in un legame invisibile, dove difficilmente si riesce a passare oltre un’opera senza averla osservata attentamente più volte. Queste donne rappresentano la spiritualità, che l’artista ricerca e perfeziona in ogni disegno: ogni donna che ritrae è una parte di se, che si evolve e migliora.Bisogna mettere da parte l’apparenza per scavare dentro la sua anima di donna e artista , un binomio spesso pericoloso da capire.

L’artista fa un lavoro interiore molto importante: è come se autorappresentandosi in ogni opera cerchi di far uscire la parte migliore di se, mettendosi a nudo senza tabù,vedendosi e scoprendosi nelle sue tele. Grazie alla sua arte cerca di purificarsi dalla vita quotidiana e dalla degenerazione dell’uomo, che sporca e macchia ogni cosa bella. È la prima volta che Anna Montalto propone una mostra personale: artefice e pigmalione di questa grande scoperta è Eugenio Santoro - suo curatore e gallerista - che accetta la sfida di portarla nella sua “homegallery”. Quello che considera veramente sorprendente della Montalto è la sua sensibilità, la sua arte figurativa pura senza imperfezioni, il tocco di sensualità che mette nelle sue opere, riuscendo a creare una sorta di intimità piacevole e spontanea senza renderle volgari. Il gallerista inoltre asserisce che sarà una grande sorpresa, e sta già pensando ad un suo fiorente futuro artistico. Prossimamente vedremo i suoi lavori esposti anche a Madrid.

Infine, facendo il punto, ritengo che le opere di Anna Montalto facciano veramente vibrare il cuore e la mente di chi le guardi. L’arte è per lei una sorta di talismano, un porta fortuna da conservare e custodire dentro di se,dove, come in un tempio, ogni cosa è sacra e dove il corpo e l’anima sono inscindibili. I suoi disegni vibrano come il suo cuore e i colori irradiano i cristallini degli spettatori, formulando la ricetta perfetta per il successo.

19/10/2014

Chiara Giglio
(riproduzione riservata)

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