13 December 2024
Davide Uria torna con un nuovo libro, “Lucio Fontana spiegato a mia nonna: perché i tagli sono opere d’arte”, un testo che si propone di rendere più comprensibile l’arte contemporanea a un pubblico cresciuto con una visione più tradizionale del concetto di arte. Il titolo stesso suggerisce lo stile ironico e accessibile con cui l’autore affronta il tema, offrendo una chiave di lettura diversa e meno ostica per comprendere opere che spesso suscitano perplessità.
L’idea del libro nasce dall’esperienza di Uria come docente di storia dell’arte contemporanea all’Università della terza età di Trani. Questa attività lo ha portato a confrontarsi con persone che trovano difficile comprendere un’arte che si distacca dalla rappresentazione figurativa per abbracciare il concetto e l’idea. Nel libro, attraverso un dialogo immaginario con una nonna che cuce, Uria racconta come sia possibile spiegare il significato dietro ai celebri tagli su tela di Lucio Fontana, ribaltando la visione comune che li considera un danno e rivelando invece la loro profonda ricerca dello spazio e dell’infinito.
Il testo si sofferma anche sul contesto storico dell’arte, sottolineando come ogni epoca abbia affrontato polemiche simili verso il nuovo. Da Caravaggio agli impressionisti, l’arte è sempre stata al centro di dibattiti e critiche. Oggi, in una società satura di immagini e contenuti spesso privi di profondità, l’arte contemporanea riflette il vuoto di cui siamo circondati. Gli esempi citati nel libro, come l’International Klein Blue di Yves Klein o le tele bianche di Robert Ryman, sono spunti per comprendere come l’arte si sia trasformata in un linguaggio concettuale capace di farci riflettere sul nostro tempo.
Il libro non si limita a parlare di Fontana ma attraversa le epoche, creando collegamenti tra artisti come Piero Manzoni, Pontormo e altri, per mostrare come il contesto storico, le emozioni e le condizioni personali degli artisti abbiano sempre influenzato il loro lavoro. L’obiettivo di Uria non è stabilire gerarchie tra l’arte contemporanea e quella del passato, ma piuttosto invitare i lettori a osservare le opere come campi di ricerca, capaci di comunicare messaggi profondi.
Con uno stile diretto e ironico, Davide Uria offre un saggio che non si limita a spiegare l’arte ma accompagna i lettori in un viaggio, stimolandoli a scoprire il significato più autentico delle opere. Il libro, già disponibile su Amazon, rappresenta un invito a guardare oltre l’apparenza e a riscoprire l’arte come strumento per comprendere la realtà.
https://www.amazon.it/Lucio-Fontana-spiegato-mia-nonna/dp/B0DJNF587R
L’idea del libro nasce dall’esperienza di Uria come docente di storia dell’arte contemporanea all’Università della terza età di Trani. Questa attività lo ha portato a confrontarsi con persone che trovano difficile comprendere un’arte che si distacca dalla rappresentazione figurativa per abbracciare il concetto e l’idea. Nel libro, attraverso un dialogo immaginario con una nonna che cuce, Uria racconta come sia possibile spiegare il significato dietro ai celebri tagli su tela di Lucio Fontana, ribaltando la visione comune che li considera un danno e rivelando invece la loro profonda ricerca dello spazio e dell’infinito.
Il testo si sofferma anche sul contesto storico dell’arte, sottolineando come ogni epoca abbia affrontato polemiche simili verso il nuovo. Da Caravaggio agli impressionisti, l’arte è sempre stata al centro di dibattiti e critiche. Oggi, in una società satura di immagini e contenuti spesso privi di profondità, l’arte contemporanea riflette il vuoto di cui siamo circondati. Gli esempi citati nel libro, come l’International Klein Blue di Yves Klein o le tele bianche di Robert Ryman, sono spunti per comprendere come l’arte si sia trasformata in un linguaggio concettuale capace di farci riflettere sul nostro tempo.
Il libro non si limita a parlare di Fontana ma attraversa le epoche, creando collegamenti tra artisti come Piero Manzoni, Pontormo e altri, per mostrare come il contesto storico, le emozioni e le condizioni personali degli artisti abbiano sempre influenzato il loro lavoro. L’obiettivo di Uria non è stabilire gerarchie tra l’arte contemporanea e quella del passato, ma piuttosto invitare i lettori a osservare le opere come campi di ricerca, capaci di comunicare messaggi profondi.
Con uno stile diretto e ironico, Davide Uria offre un saggio che non si limita a spiegare l’arte ma accompagna i lettori in un viaggio, stimolandoli a scoprire il significato più autentico delle opere. Il libro, già disponibile su Amazon, rappresenta un invito a guardare oltre l’apparenza e a riscoprire l’arte come strumento per comprendere la realtà.
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