“Mi sono diplomata in fotografia all’Istituto Bodoni Paravia”, racconta l’artista, “moltissimi oggi ritengono grazie al digitale di essere fotografi professionisti, ma io posso dire di aver studiato davvero, partendo dalla camera oscura, per arrivare alla stampa e allo sviluppo. Ho avuto questa vocazione fin da ragazzina, e dopo il diploma di fotografa ho vinto una borsa di studio al Master dei Talenti, dove sono stata per tre mesi in Francia a Grenoble e ho potuto fare la mia prima mostra”.
La prima di molte, visto che Art Missy ha esposto a Torino, in particolare al MIAAO in una mostra sulle arti gotiche, a Milano, a Trieste, a Londra nella Crypt Saint Pancras. Adesso è impegnata fino a fine gennaio a Bologna, al Museo Orfeo, nel centro storico, in un’iniziativa parallela ad Arte in Fiera, ma non si fermerà certo lì.
“Continuo a lavorare sui miei progetti, ora ne ho uno in ballo che si chiama Progetto Polaroid, partendo dalle storiche foto Polaroid che arricchisco di dissolvenze e trasparenze. Ci tengo a dire che non uso Photoshop, faccio tutto con cavalletto e tempi lunghi. Poi parteciperò alla rassegna Cuneo gotico del MIAAO e ho in mente anche un progetto sui gemelli”, ricorda Art Missy.
Art Missy non si occupa solo di fotografia: è volontaria della Croce Rossa, ama moltissimo gli animali, adora il cinema, suo amore ancora antecedente alla fotografia (Mi sarebbe piaciuto diventare cineoperatrice), pratica alcuni sport e ama molto viaggiare.
Tornando alla sua arte e alla sua scelta di trattare tematiche gotiche, Art Missy non ha dubbi: “Sono cose che mi hanno sempre affascinata, e sono cose a cui credo personalmente, ci sono presenze ed eventi che non sappiamo spiegare. Credo che al di là di questo sia comunque importante per ogni artista avere un suo timbro che lo contraddistingua, e io ho scelto queste atmosfere e dissolvenze”.
Riguardo alla difficoltà che può incontrare un artista, di qualsiasi tipo, oggi nel nostro Paese, Art Missy dice chiaramente: “Per quello che riguarda il mio settore, la fotografia, il digitale ha portato ad un abbassamento dei prezzi e della qualità. In generale, un artista da noi o ha soldi e conoscenze, o deve essere supportato da qualcuno o avere un altro lavoro che gli lasci tempo e gli dia soldi da investire nell’arte. Ma io ci provo”.
Per scoprire il mondo di Art Missy, visitare il suo sito ufficiale.
Elena Romanello
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