19 March 2014
Auguri a tutti i papà, a chi lo è stato e a chi non se l’è sentita di esserlo. Tanti auguri ai papà assenti, a quelli che lo sono stati solo in un certificato, a quelli con i rimorsi e i rancori, a quelli che la vita l’hanno donata ma non sono stati in grado di caricarsela sulle spalle e crescerla. Per paura, per responsabilità. Auguri ai papà dalle mani ruvide, quelli “forti” orgogliosi, quelli che non piangono mai, e a quelli che hanno pianto una sola volta nella vita, accompagnando all’altare la propria figlia. Auguri ai papà dai cuori nascosti, quelli che non dicono mai ti voglio bene ai figli, ma che dentro al loro cuore hanno sempre avuto tanto amore, quelli che ti abbracciano nella notte dei sogni, quelli della forza dei leoni, quelli che non si “emozionano” mai, ma hanno il cuore tenero come il burro. Auguri ai papà chiusi in gabbia, quelli che hanno donato la libertà ai propri figli, quelli che oggi sognano di essere liberi, per riscattarsi, perchè hanno sbagliato, a quei papà che vogliono esserlo sempre, comunque vada la vita. Auguri ai papà stanchi, quelli che tornano tardi, quelli che si spaccano la schiena rinunciando alla compagnia dei propri figli, per necessità, per amore, a quelli lontani dai propri figli, quelli che noi figli li abbiamo visti e sentiti solo con il bacio della buonanotte. Auguri ai papà che sono diventati nonni, che noi figli abbiamo riscoperto diversi, quasi a non riconoscerli più, e scoprirne in loro, quei lati dolci, quasi estranei. Auguri ai papà intelligenti, quelli divorziati, che non hanno rinunciato ad esserlo, che non si sono persi nessun momento, nessuna emozione, per un amore che non è stato. Auguri ai figli dei papà, noi che da figli non li abbiamo mai compresi, e adesso che lo siamo diventati, ne abbiamo capito la figura e il significato. Auguri a quei papà che lo sono stati per un attimo in una sala parto, a quelli che lo sono stati per pochi anni, ai papà figli di un destino amaro, crudele, a quelli che hanno perso la fede in Dio non trovando la rassegnazione, a quei papà va il mio più grande augurio, ai papà degli angeli, delle stelle più luminose, a quelli che danno coraggio alla propria moglie per poi piangere in un angolo di una stanza al buio. Auguri a chi papà non lo è diventato per natura, ma lo è stato lo stesso crescendo un figlio venuto da lontano, a chi non ha visto il colore della pelle, le differenze, a chi ha lottato per esserlo donando amore. Auguri a chi è papà, e un papà non ce l’ha più, a chi lo bacia attraverso una foto, a chi non ha fatto in tempo a dirgli ti voglio bene, a chi darebbe la vita oggi, per poterci anche solo per un attimo discuterci un po’, confrontarsi, e dimostrargli l’uomo che è diventato. Auguri ai papà che sono andati via per sempre, lì oltre le nuvole, a quelli che ci proteggono ancora, a quelli che non hanno avuto la fortuna di vederci crescere, quelli che non vedremo mai spingere un passeggino al parco, auguri a loro, perché pur lontani sentiremo sempre la loro presenza nei nostri cuori. Auguri a tutti i papà, perché non saranno mai come le mamme, ma il cuore di ognuno di loro verso i figli ha lo stesso amore. Auguri papà.
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celeste,
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