Meeting e Performance di  Ryosuke  Cohen
24 September 2018
XXVII Rassegna internazionale “Incontri d’Arte”
La Barbagianna, una casa per l’Arte Contemporanea
Pontassieve (Firenze), via di Grignano 25

Performance di Ryosuke Cohen
CORPO - AZIONE - MEMORIA

a cura di Sandro Bongiani e Alessandra Borsetti Venier
Presentazione di Sandro Bongiani
3 ottobre 2018, dalle ore 15:00 alle 20:00

Mercoledì 3 ottobre 2018 dalle ore 15:00 alle 20:00 l’artista giapponese Ryosuke Cohen presenterà al pubblico la performance Corpo - Azione – Memoria, in occasione dei suoi 70 anni (1948-2018) e del Meeting Fractal Portrait Project presso la XXVII Rassegna Internazionale “Incontri d'Arte” curata da Alessandra Borsetti Venier “La Barbagianna – una casa per l’arte contemporanea” di Pontassieve, Firenze.

Ryosuke Cohen, uno dei più longevi e interessanti artisti giapponesi contemporanei nati negli anni quaranta, nel 1985 ha iniziato il progetto internazionale “Brain Cell” e nel 2001 il Progetto “Fractal Portrait”. Ryosuke Cohen non è nuovo alla performance, è dal 2001 che realizza performances in occasione dei numerosi meeting svolti in tutto il mondo (la prima volta è stata svolta in Italia), con face e body, coinvolgendo migliaia di artisti nel campo della collaborazione e della performance. Un progetto globale di arte partecipata svolto da Cohen nel campo dell’arte globale.
Cohen è oggi l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che vi partecipano. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio che si materializza nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente coinvolti. In questa performance di Pontassieve verranno realizzate 5 opere (body) Fractal Portrait Project di grande dimensione di cm 209x89 ciascuna. Vogliamo evidenziare un lato ancora poco conosciuto dei progetti “Fractal Portrait” ,soprattutto alla conoscenza delle opere “Body” e della serie delle slhouette del corpo realizzate dall’artista in particolari momenti collettivi unendo insieme diversi fogli Brain Cell in cui i soggetti, gli amici incontrati nei vari tour vengono invitati a distendersi a terra sopra questi fogli Brain Cell, con l’artista impegnato per l’occasione a disegnare e rilevare il contorno immediato del corpo. Una sorta di “performance collettiva” che, seppur con le dovute differenze di lavoro, lo lega indissolubilmente al suo caro amico Shozo Shimamoto, divenendo, di fatto, il naturale attivo continuatore e interprete dell’arte di ricerca oggi in Giappone.
Per questo evento Internazionale il 3 ottobre 2018 saranno presenti in mostra 36 opere della serie “Brain Cell” (Cervello Cellula) dal numero 966 dell’8 gennaio 2017 al 999 dell’ 8 novembre 2017 di cui una speciale opera realizzata appositamente per il numero 1000, e tre lavori Fractal Portrait Project body inediti di grande dimensione presentati precedentemente a giugno 2018 a Pontassieve.

Biografia / Ryosuke Cohen, nato nel 1948, Osaka, in Giappone. Il nome della famiglia è Kouen ma su consiglio di Byron Black, ha adottato il nome inglese 'Cohen' come in ebraico. Cohen scoprì la mail art in Canadà. Ryosuke è il figlio di un noto scrittore di haiku in Giappone, Jyunichi Koen. I primi lavori di Cohen sono il risultato di un misto di tradizione e immaginario giapponese, numeri e icone contemporanee così com’è la sua firma, la lettera "C". L’artista giapponese per lungo tempo è stato interessato al movimento Dada e Fluxus, in contatto con Shozo Shimamoto e i membri del gruppo Gutai condividendo in modo spontaneo e naturale un nuovo modo di fare arte contemporanea. Ryosuke non è il primo artista postale e marginale giapponese, ma sicuramente è l’autore giapponese più interessante nel network internazionale. Dopo Ray Johnson e Guglielmo Achille Cavellini, anche Ryosuke Cohen rimette ancora una volta in gioco le carte della sperimentazione in un sistema culturale antiquato che preferisce l’opera creata appositamente per essere mercificata. Lo fa proponendo un particolare suo progetto “Brain Cell” (Cellula celebrale), iniziato nel giugno 1985 con migliaia di membri sparsi in oltre 80 paesi. Un lavoro che raccoglie ogni 7-10 giorni circa le immagini di tanti artisti su un'unica pagina allegando un elenco di indirizzi di collaboratori, 55 in media per opera, che lo ha visto coinvolto per oltre 30 lunghi anni, rifiutando l’opera unica e concetti consueti come l’originalità e quindi, preferendo maggiormente il gioco, la ricerca e la libertà concreta dell’artista volutamente collocato ai margini dell’attuale sistema culturale. Per questo modo di fare, egli è forse il più interessante e attivo artista nella rete di chiunque altro per la capacità organizzativa del progetto e per diffusione capillare dell’arte marginale.
Nell'agosto 2001 ha iniziato in Italia il progetto “Fractal Portrait”, facendo ritratti e silhouette del corpo ai suoi amici artisti in occasione dei vari Meeting svolti in diverse parti del mondo; Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda del Nord, Spagna, Jugoslavia, Germania, Olanda, Corea, Italia e Francia. Cohen è l’artista contemporaneo che non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte secondo le vecchie idee classiciste della tradizione, ma ricopre il ruolo di mediatore e di intermediario tra la realizzazione di un’idea progettuale (la sua) e coloro che partecipano al progetto. Praticamente, egli si fa promotore di un “fare” diventando regista di un intervento provvisorio, che nasce dal contributo degli altri e si materializza insieme nella collaborazione collettiva in cui tutti possono partecipare ed essere positivamente e appassionatamente coinvolti nella creazione dell’opera. In oltre trent’anni di lavoro ha esposto con mostre e svolto performance e incontri in numerose e diverse aree geografiche del mondo. Attualmente vive a Ashiya-City Hyogo in Giappone.

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