I MIEI PITTORI
02 March 2013
Nino Pedone rappresenta l'eccezione, nel senso che la sua pittura apparentemente mite, dopo un primo momento ti colpisce con la forza della goccia d'acqua che ti accarezza leggermente ma poi ti coinvolge con la forza di quella goccia che scava lentamente, ma che alla fine vince anche sulla dura roccia.
L'opera di pedone è la reincarnazione spiritualizzata del suo modo di essere, si presenta mite, quasi timido ma basta lasciarlo parlare pochi minuti per misurarne la forza della sua cultura, che sfuma sempre in una delicatezza che sembra renderlo fragile come la sua pittura, che è invece appoggiata su una forza eccezionale che non appare immdiatamente perchè dominata dall'ansia di una continua ricerca estetica, forse non del tutto appagata.
Altri critici hanno sottolineato la sua ricerca di una armonia dei colori che Pedone ha cercato di risolvere utilizzando il bianco come tema dominante solo perché somma armonica di tutti i colori.
Una ricerca puntigliosa che ci ha ricordato, sia pure per contrapposizione, il quadrato nero di Kazimir Severinovic Malevic e conseguentemente la voglia di incasellare Nino Pedone come esponente del suprematismo.

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