Nati Liberi
15 January 2015
“Non siamo nati liberi e non moriremo liberi, ma possiamo provare a vivere da liberi”

In questi giorni si parla spesso di questo termine, ma cosa si intende per libertà?
Penso che ognuno di noi abbia un'idea differente di libertà, dato che non ne esiste una universale, ma alcuni principi di civiltà si presume siano condivisi in molte realtà.
Essenzialmente la mia libertà finisce quando va ad intaccare la libertà di qualcun altro, o, molto più semplicemente, quando inizia un contrasto tra i modi di dire, fare, insegnare ogni argomento.
I contrasti limitano le libertà e le leggi servono a regolare la libertà di ognuno, così facendo molte comunità di persone si indignano di fronte a concetti ed a comportamenti al di fuori della legge della propria comunità. Poi ci sono delle leggi riconosciute universalmente, quelle del vivere comune, che in questo periodo storico vengono spesso chiamate in causa perchè trasgredite; possiamo trovare i 10 comandamenti, le leggi dei diritti umani, delle vecchie leggi repubblicane, la magna charta libertatum, costituzioni di stati, il corano ed altri libri...
Il problema inizia a sussistere quando nell'interpretazione di alcuni passi di questi libri si leggono delle contrapposizioni, contrapposizioni che mirano proprio alla libertà ed a farne le spese sono spesso persone comuni, donne ed uomini che rimangono senza famiglia e bambini senza futuro, ragazzi senza speranza o con troppa speranza nel voler cambiare il mondo nel nome di “ un pezzo di carta scritta”.
Il confronto è una pratica che fa scalpore al giorno d'oggi, è molto più semplice massacrare, che importa se 4, 20, 2000 o più persone, basta essere certi che venga fatto in nome della libertà.
Sostengo che una frase che dissi ad inizio 2014 sia molto recente alla luce degli ultimi avvenimenti internazionali: “Stampa libera, libera la stampa” un messaggio universale verso la libertà di stampa ed il mestiere del giornalista, come della libertà d'espressione di chiunque, ma che vada verso qualcosa di costruttivo, senza danneggiare la libertà altrui.
Detto questo ci sono stati molti Charlie e molti non Charlie, personalmente non vorrei essere Charlie, e non lo sosterrei neanche in una sua campagna avendo una linea molto di parte, ma al tempo stesso, dopo quello che è successo, vorrei essere Charlie per sostenere la libertà d'espressione e forse provare a strappare un sorriso che di questi tempi non è una cosa semplice.

Giacomo Mozzi

Le fotografie fanno parte di un progetto iniziato nel 2014 “ Colour – Come dare un senso ai colori”

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