La percezione psicologica
02 October 2012
La percezione psicologica nasce dal contenimento dell'azione (Venere/Adone) che favorisce la riflessione e dischiude alla vita artistica, contemplativa e meditativa, i doni che Afrodite offre agli uomini che percorrono il sentiero dell'individuazione creativa.

Evolve dalla capacità del linguaggio di nominare la molteplicità delle sensazioni (i putti), di esprimere le emozioni (le freccie), di manifestare i sentimenti di relazione e di ragionare sulle motivazioni, le decisioni e le scelte sulla base di una personale visione delle cose e filosofia di vita.

"Ciò che è cosciente sembra fluire in noi come percezione dei sensi. Noi vediamo, ascoltiamo, palpiamo e odoriamo il mondo, e così siamo coscienti del mondo. La percezione sensoriale ci dice che qualcosa è. Ma non ci dice cosa è. Questo non ce lo dice il processo percettivo ma il processo appercettivo, che è una funzione assai complessa, perchè mette insieme diverse funzioni e i relativi processi psichici da cui emerge il riconoscimento di ciò che è stato registrato dai sensi. Questo riconoscimento origina da un processo che è detto pensiero. Il pensiero ci dice che cosa è qualche cosa". (Jung)

Il pensiero e il linguaggio che ne consegue sono alla base della consapevolezza di sè (funzione anima) nel tempo presente che a sua volta è alla base della coscienza primaria dell'individuo fondata sulla memoria che rende possibile ogni forma di riconoscimento.

Il riconoscimento accompagnato da una descrizione verbale o non verbale dell'oggetto innesca un processo di valutazione dei dati percetipi di natura psichica, sensoriale e intuitiva che evolvono in percezione critica, razionale e intellettiva di ciò che sta accadendo.

Questo fenomeno richiede un enorme dispendio di energia psichica per cui subentra un sistema di abitudini attivato da un meccanismo inconscio di riconoscimento simbolico che impedisce di essere sommersi dal profluvio di informazioni, analisi e valutazioni che provengono dal sistema sensoriale-cognitivo.

Tramite l'esperienza percettiva le immagini vengono acquisite e decodificate secondo gruppi omogenei a cui corrispondono sensazioni simili per facilitare il processo di riconoscimento immediato di una situazione.

L'abitudine di limitare al minimo l'investimento di energia psichica attraverso un processo spesso superficiale di categorizzazione delle immagini, influisce negativamente sulla curiosità di conoscere, indagare e scoprire.

La consapevolezza di sè (funzione anima) diventa attiva quando si inizia ad osservare se stessi, ciò che accade dentro di noi (la donna che si guarda allo specchio) nel momento stesso in cui rivolgiamo verso l'esterno (la donna guarda fuori dalla cornice).

Questo meccanismo di "propriocezione olistica" è sufficiente per diventare consapevoli del "gioco delle sensazioni" provocato dalle immagini e imparare l'arte di selezionare tra le diverse combinazioni, quelle che corrispondono alla realtà dei fatti, oppure alle ipotesi che sostengono le intuizioni intesa da Jung come "percezione delle possibilità contenute in una situazione" .

Infine tramite la valutazione dei sentimenti modulati dalla psiche in rapporto alle sensazioni e alle emozioni generate dai sensi, possiamo registrare ciò che è gradevole o sgradevole, parimenti le immagini mnemoniche evocate portano con sè fenomeni emotivi concomitanti, chiamato "toni affettivi".

In questa maniera un oggetto ci appare gradevole, desiderabile, bello, oppure brutto, cattivo, riprovevole. Il linguaggio definisce questo processo sentimento.

Commenti 2

Maria Cristina Baracchi
11 anni fa
ECCO GLI AGGIORNAMENTI: http://premiotiziano2012.jimdo.com/
Ringrazio per la bella sorpresa del premio ricevuto!!! :)
irene campominosi
11 anni fa
Scusate, ma che fine ha fatto il concorso premio tiziano 2012 ?
Dovevate selezionare i vincitori entro il 30.1.2013
Io non sono riuscita a trovare nulla sui vostri siti e non ho ricevuto mail?
Inoltre, come da bando, avrei dovuto ricevere dei cataloghi, un libro ecc.ecc. . Non ho mai ricevuto nulla? Allora ?

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