La capacità di percepire e di costruire il paesaggio coniugando la coscienza ecologica con la propensione a difendere le identità e la memoria che vi sono riflesse, è divenuto un obiettivo ormai imprescindibile per l’uomo contemporaneo.
Eugenio Turri 1927 – 2005 veronese e geografo
Pensiamo sia necessario ascoltare i luoghi per comprendere cosa raccontano, e immaginarli nelle diverse stagioni, per alimentare coltivazioni che ne diventino parte e paesaggio. Così vediamo l’unico percorso affinché arte e cultura, a misura della società, vi siano riconosciute come elemento necessario.
Verdecoprente Festival.0 settembre 2012
è dedicato ai paesaggi che ci nutrono, spazi in cui culture e nature si incontrano prendendo forma nei linguaggi delle scene, delle arti e delle poetiche contemporanee. Teatri agiti, parlati e cantati, performance, ambienti e percorsi sonori e visivi, installazioni multimediali e site specific, sono le scritture in campo.
Con queste vogliamo attraversare il ‘confine’ fra generi artistici, fra il naturale e il costruito, tra il prodotto della terra e il prodotto dell’uomo, mescolando intenti e visioni nel segno di un’esperienza creativa da ri-scrivere nella masticazione dei linguaggi. Saltando e capriolando, esercitando nello stesso modo i sensi e i muscoli, lo sguardo e l’ascolto, il respiro e il battito, il pensiero e l’emozione. Perché la scena contemporanea vuole la voce dell’attore quanto la sua danza, ne cerca l’azione e il suo silenzio, il corpo e il suo virtuale, vede le immagini in assenza di luce, scruta le ombre attraverso un pensiero. Pieno e vuoto, teatro senza edificio e musica senza strumento, la poesia del paesaggio che si fa teatro e del teatro che si fa paesaggio è ciò che ci nutre e ci rispecchia, nel caos della vita, nell’ordine della morte, uniti intorno ad un’idea di paesaggio, all’esperienza di un nido, attori e spettatori.
28 29 30 settembre 2012
Giornate Europee del Paesaggio, Consiglio d’Europa, Mibac.
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