Intervista a Fulvia Patrizia Olivieri, scelta da Kyrahm dopo una lunga serie di casting a Roma
13 September 2016
Attrice di teatro e attiva nel cinema dove interpreta piccoli ruoli, prende parte alla performance di Kyrahm “Ecce (H)omo, Guerrieri” dopo essere stata scelta tra centinaia di proposte da tutta Italia.
Fulvia è anche una delle operaie nella fiction “Rimbocchiamoci le maniche” di Stefano Reali.
Kyrahm: “Ero alla ricerca di qualcuno capace di mettere a nudo anima e corpo, qualcuno che fosse senza pelle. E Fulvia è entrata nella sala del Teatro, senza un filo di voce. L'ho scelta perché la storia della sua vita è scritta sul suo volto. Incalzavo i candidati con domande su migrazione, unioni civili, diversità. Non aveva pregiudizi, ma un punto di vista assolutamente chiaro. Era lei la Guerriera dai capelli d'argento che stavo cercando.”

La performance si è svolta a questa estate nel Palazzo Barocco di via Panisperna ed è parte di un progetto di videoarte e docufilm con la regia di Kyrahm e la fotografia curata da Julius Kaiser.

Incontriamo Fulvia per farle un po' di domande:

Chi sei tu?
Io sono una donna in rinascita. Dopo una vita, diciamo turbolenta, ho trovato l’amore della mia vita, che mi ha insegnato a volermi bene, mi ha insegnato la gentilezza, mi ha insegnato a sorridere alla vita e da quel momento, la vita ha iniziato a sorridermi.
Fulvia attrice, generica. Ci racconti questo amore per il cinema?
Ho iniziato tanti anni fa, facendo teatro con una compagnia amatoriale, poi ho fatto qualche comparsa, continuando a frequentare il teatro, ma dietro le quinte, visto che mio marito, Gianfranco Tedeschi, è compositore di un noto regista teatrale, Giorgio Barberio Corsetti. A 50 anni, ho deciso di levarmi la tinta ai capelli ed hanno iniziato a chiamarmi, per delle figurazioni speciali e ora anche dei piccoli ruoli. Amo l’aria che si respira sul set.

In quanto attrice, sosterrai diversi provini. Sei stata scelta da Kyrahm in un casting a cui si sono iscritte molte persone . Raccontaci questo primissimo incontro.
L’incontro con Kyrahm, è stato molto particolare. Io non conoscevo assolutamente il mondo dell’art performance.. ma avevo inviato le foto e il curriculum. Quando son stata chiamata, ero incuriosita, non avevo molta voglia di andare, era di sera, era lontano, con i mezzi pubblici, avrei impiegato due ore all’andata e due ore al ritorno, tra l’altro dovevo portare un monologo e quella sera, avevo perduto quasi completamente la voce, ma ripeto, ero curiosa. Arrivata, trovai, questa sala gremita e chiacchierando nell’attesa di essere chiamata, mi sono accorta, che la maggior parte dei candidati, venivano da tutta Italia. Venni fatta entrare da Noemita, un'assistente, e subito percepii, un’energia positiva incredibile, c’era questa splendida donna, dallo sguardo dolcissimo, e un’altra con una videocamera. Non ero intimorita, come spesso, mi accade, quando sostengo un provino cinematografico, non ero lì per dimostrare la mia bravura, o altro, ero lì per mettere a nudo me stessa. Questo è quello che mi ha chiesto Kyrahm. Mi ha detto semplicemente: “Raccontami di te” ed ero talmente a mio agio, che ho iniziato a raccontarle, la mia vita, senza pudori, senza censure, ero totalmente a mio agio, non dovevo ottenere la parte, dovevo solo, farmi ascoltare da quelle tre donne, non trovo le parole per descrivere, tutte le emozioni che si sono susseguite, so solo, che uscita da lì ero felice. Arrivata a casa.. trovai un messaggio di Kyrahm: “Sei tu la mia Guerriera” e subito lacrime di gioia, sono sgorgate senza ritegno.

Per quali motivi pensi di essere stata scelta tra tutte quelle persone?
Questo non lo so, dovrebbe rispondere Kyrahm, posso fare un ipotesi, penso che lei stesse cercando i suoi Guerrieri, tra persone, che avessero sofferto, ma con forza e tenacia, erano uscite da un tunnel buio e trovato la luce che gli ha permesso di tornare a brillare, ma ripeto, tutto ciò che riguarda Kyrham è talmente magico, che le parole, non riusciranno mai a descriverlo.

Raccontaci i ruoli (o le esperienze cinematografiche/teatrali) più significativi del tuo percorso.
Il ruolo più bello, è quello di un’operaia, nella fiction “Rimbocchiamoci le maniche” per la regia di Stefano Reali, in effetti non è un ruolo, è una figurazione speciale, ma Stefano è un grande regista, e il suo modo di fare, ti coinvolge talmente tanto che ti senti parte del suo progetto. Un ruolo che mi è piaciuto molto, è quello di Sara, un’esodata, un film che si intitola L’Esodo, per la regia di Ciro Formisano, è un piccolo ruolo al fianco di una grandissima attrice, Daniela Poggi, una donna meravigliosa, con una grande umiltà. Poi c’è stato l’incontro con David Munoz, regista di “Veloce vita”, dove interpreto una passeggera di un taxi, è un ruolo molto carino. Ma ciò che porterò sempre nel cuore, sarà la performance con Kyrahm e i Guerrieri.
Che ruolo sogni di intepretare?
Da sempre sogno d’interpretare un ruolo drammatico, forse quest’anno ci riuscirò, ho fatto un provino e sto aspettando una risposta, spero positiva.
L'incontro con l'artista Kyrahm. Con Kyrahm, ci siamo scambiate mail, messaggi,ci teneva sempre al corrente dell’evolversi del suo progetto, ma arrivato il giorno della Performance, ero elettrizzata, non sapevo bene, cosa dovevo fare, ma ero certa, che di nuovo, lei, mi avrebbe messo a mio agio. Quando entrai nella stanza, c’era Noemita che mi disse che Kyrahm e Julius, erano impegnate con Pepijoy, c’era Lilli e ci siamo messe a chiacchierare, dopo è arrivato Nicola e anche con lui l’intesa è stato subito perfetta, mi sembrava di conoscerlo da sempre, nel mentre sono arrivate Imma, la sua compagna e la loro bimba. Era tutto così, emozionante, ma il culmine è avvenuto, quando è comparsa Kyrahm e mi ha abbracciato, il mio cuore, ha avuto un sussulto d’amore. Ci ha mostrato lo splendido Palazzo Barocco, che ci avrebbe ospitato e ci ha spiegato, cosa dovevamo fare, praticamente, quello che ci sentivamo, senza limiti, di tempo. A me personalmente, ha detto “Sei la Guerriera del Tempo e ti troverai davanti ad uno specchio, fai quello che ti senti di fare”.
Emozioni durante la performance Ecce (H)omo, Guerrieri di Kyrahm.
Due sole parole GIOIA INFINITA

Durante la performance accarezzi il tuo volto , le linee del tempo e inizi a piangere: cosa vedevi in quello specchio ? I
Io ero davanti a quello specchio e non sapevo bene cosa avrei fatto, nel riflesso vedevo il mio volto, vedevo Imma e la sua dolce bimba addormentata e vedevo Lilli, in attesa di sentire la voce del suo amore perduto. Quando il pubblico ha iniziato a gremire la sala, io continuavo a guardare il mio volto, mentre lacrime silenziose bagnavano il mio viso, c’era la mia vita, in quello specchio, c’erano i dolori, le perdite, ma c’era soprattutto la gioia, in quel momento percepivo l’amore di tutti noi Guerrieri e ringraziavo silenziosamente Kyrahm, per avermi permesso di salire a bordo.

Ecce (H)omo, Guerrieri è un inedito progetto sull'Amore e la fragilità. Quanto senti di appartenere a questa diade? Mi sento di appartenere al 100/100. Comprendo che la grandezza di Kyrahm è anche in questo, sapere trovare le persone e i luoghi giusti per la sua Arte. Sono stata una persona molto fragile, ma ho trovato la forza di rinascere e questo lei lo ha capito, ancora prima di me. In questo progetto ha regnato soprattutto l’Amore. Non ringrazierò mai abbastanza Kyrahm e Julius per avermi regalato quest’emozione, che ancora perdura, che esce, ogni volta, che leggo un articolo, un'intervista o vedo una foto della nostra Performance. Lei ci ha regalato un progetto d’Amore, ci ha avvolti nella sua magica energia e ci ha lasciati colmi di gioia, la rifarei mille volte ancora.

nelle immagini: frame da "Ecce (H)omo, Guerrieri" performance e film di Kyrahm - fotografia Julius Kaiser

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