Facciamo i debiti distinguo...
17 May 2013
Gli artisti confondono ciò che è “strutturale” alla professione con il “valore artistico” due cose diverse ma che possono essere congiunti e connessi senza essere incompatibili. Paradossalmente vorrebbero essere riconosciuti ed avere dignità professionale senza essere all’interno di un sistema d’ordinamento istituzionale e questo sì che è incompatibile! Far parte di ordinamenti e regole istituzionali non toglie validità a un’opera d’arte né sminuisce o intacca il piano concettuale, filosofico, ideologico, poetico, estetico, ricerca e quant’altro possa invalidarne fondatezza e pregio.
Molti si sono, diciamo eufemisticamente “inalberati”, sostenendo l’inutilità della petizione difendendo l’inconciliabilità della figura artistica in una sistematizzazione di regolamentazione del sistema rivendicando la “libertà” espressiva che, ovviamente, questa rimane eticamente e responsabilmente di competenza dell’artista. Vorrei sottolineare che la “libertà” attuale (fraintesa!) non è libertà è totale anarchia in cui oltre a mancanza di regolamentazioni, anche a tutela della professione, ma dell’arte stessa, in quanto assistiamo a una caduta a 360° anche della ricerca stessa tanto rivendicata e all’immagine dell’arte italiana nel mondo.
Se per libertà si intende lasciar fare di tutto a tutti allora si smetta di rivendicare spazi gratuiti o di lamentare i criteri selettivi messi in atto nelle assegnazioni degli spazi istituzionali (pochi) ancora rimasti a disposizione, poiché i selezionatori, rivendicano giustamente, la stessa libertà di scegliere e scartare secondo i loro pareri, interessi, sodalizi e consorterie. Non esiste rivendicazione di diritti senza reciprocità.
La petizione vuole essere, e lo ripeto, un semplice strumento pragmatico, per ordinare alcuni punti prioritari a favore degli artisti. I problemi sono tantissimi e il sistema è complesso ma, non potendo risolvere tutto con la bacchetta magica, si vuol partire da alcuni punti fondamentali e urgenti, per aprire altri tavoli e dibattiti futuri. Si inizia sempre da un punto, il resto, deve seguire se c’è la volontà e la collaborazione anche di altre figure, competenze e istituzioni.
http://www.change.org/it/petizioni/programma-lavoro-onorevole-letta-l-italia-l-arte-e-il-sistema-fantasma

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