Collezionare pittura: un’introduzione
13 May 2013
Sempre in tema di informazione, prelevo dal Blog "Collezione da Tiffany" non solo per l'amicizia nei confronti di Nicola Maggi ma per il fatto che affronta con estrema competenza gli argomenti, anche spinosi, che costellano il sistema artistico italiano, informando accuratamente e smantellando molte leggende metropolitane o disinformazioni che confondono l'artista stesso.
" (...) L’estrema varietà di tipologie di pittura, il fatto che sia un medium in grado di “accontentare”, passatemi il termine, i gusti di tutti non ci deve però trarre in inganno e indurci a pensare che collezionare pittura sia più semplice ed immediato che il collezionare altre tipologie di opere. Anche in questo caso, come abbiamo più volte ripetuto, è necessario fare la nostra scelta con consapevolezza e preparazione: con criterio, tanto per essere brevi. Un criterio che, in primis, deve essere di qualità e non confondiamola, per favore, con il termine “quotazione”. Un alto valore di mercato non sempre è sinonimo di buona arte ma può essere il frutto di un mix di fattori che, talvolta, hanno poco a che fare con l’arte. Eccovi, allora, alcuni elementi (anche pratici) di valutazione che speriamo possano guidarvi nell’acquisto del dipinto che più si addice al vostro gusto di collezionisti:
Qualità, qualità, qualità (e autenticità) – Non ci stancheremo mai di ripeterlo ma la prima regola che vi deve guidare nella scelta di un’opera è quella della qualità. Ricordatevi che la popolarità e il successo commerciale non sono criteri validi per capire se un’opera è buona o meno. Quello che conta veramente sono le ambizioni culturali dell’artista, il suo collocamento nella storia dell’arte, la combinazione di abilità, impegno e capacità di dar vita ad uno stile autentico e soggettivo. (…)" segue
http://www.collezionedatiffany.com/collezionare-pittura-unintroduzione/

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