Petizione come strumento
10 May 2013
La petizione lanciata da exfabbricadellebambole come si prevedeva ha, da una parte, sta incontrando diverse opposizioni proprio da quella categoria di artisti che, in vari forum, socialnetwork e blogs lamentano dell'indifferenza dello Stato e delle Istituzioni, verso la categoria e verso l'Arte e, dall'altra parte, sta suscitando polemiche reputandola pleonastica adducendo a sostegno (o mancanza) supposte congetture concettuali.

http://www.collezionedatiffany.com/litalia-larte-e-il-sistema-fantasma/

L'iniziativa non vuole sostituirsi alla dialettica artistica o appoggiare/difendere diatribe filosofiche sull'Arte o sulla Cultura. Vuol essere ciò che è: un richiamo pragmatico sulle problematiche che da oltre un ventennio hanno contribuito a creare un Sistema dell'arte degenerato che non ha nulla a che fare con la crisi economica che l'Italia sta attraversando ma, vuole essere iniziativa pragmatica, su e con pochi punti da cui partire per iniziare a fare un po' di chiarezza e intavolare dialoghi sui problemi ed eventuali soluzioni in modo concreto e reale.
Non ci si vuole sostituire a nessuno e chi ha delle motivazioni per denunciare il disagio nell'arte e nella sua professione ha un motivo per dichiararlo nella petizione argomentando le proprie istanze. La petizione è semplicemente uno "strumento" e lo dico per i detrattori che vorrebbero si facesse della "filosofia" dell'arte o una mozione concettuale. Noi, con questa iniziativa, isoliamo un "frammento" e lo mettiamo in evidenza. Un punto di partenza per poi, eventualmente, aprire un dibattito più approfondito e ampio. Certo è che, meno sono artisti e più sono generosi di critiche e dispensatori di giudizi. Ed è, anche questo, uno dei motivi per cui non si riesce mai ad approdare a nulla, perchè prevale sempre il punto di vista soggettivo e le aspettative narcisistiche personali, dove viene sempre difeso il tornaconto individuale. E, abbiamo anche notato, che chi è meno inserito in un circuito soddisfacente, più è elargitore d'aspri verdetti e critiche osbolete. Non so se riusciremo nel nostro intento, noi ci proviamo con la speranza di realizzare gli obiettivi ma, nel caso si riuscisse, possiamo dire comunque ora, che anche coloro che stanno alla finestra e che potrebbero usufruire di eventuali benefici, di certo non potranno sostenere "Io c'ero" (anche se i mistificatori sono camaleontici e hanno sempre a portata di mano una pelle di ricambio).

Commenti 4

exfabbricadellebambole
11 anni fa
Sono d'accordo anch'io con Evita... scusa il ritardo nel rispondere ma siamo un po' nel frullatore in questo periodo :-)
anna de rosa
11 anni fa
anna de rosa Artista
sono daccordo con EVITA
evita
11 anni fa
evita Artista
La causa di tutto è l'ignoranza o la finta cultura. Ultimamente, leggendo riviste d'arte, trovo inutili e tendenziosi tanti articoli che, parlando del sistema dell'arte, lo spacciano come arte. Il problema dell'Italia è la poca cultura, in ogni campo, non solo in quello artistico. Ognuno di noi è giudice di se stesso e accettare tutto per sperare di far parte del sistema, riassume, a mio avviso, il peggior modo di riflettere sul proprio io.
Clavi
11 anni fa
Clavi Artista
Congratulations!

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