La fotografia come messa in scena di un mondo che va oltre il quotidiano, artisti che mettono davanti un apparecchio fotografico maschere di un androginia nascosta o già svelata attraverso tratti ambigui del proprio corpo.
Artisti che espongono il proprio “territorio” in un teatro truccato e trasformato, in cui la nostra pelle, diventa anima, su cui poter modellare con costumi e parrucche. Il teatro degli “scatti” diviene forma anche di protesta di una realtà che vuole andare oltre se stessa.
Molti artisti e performer hanno percorso,chi più chi meno, questa strada, da Marcel Duchamp a Urs Lüthi, Cindy Sherman, Claude Cahun e Matthew Barney.
PENSATE CHE L' ANDROGINIA E IL TRAVESTIMENTO SIANO ANCORA VIVI IN QUESTA CONTEMPORANEITA' O CHE STIANO SVANENDO?
E SEMMAI QUALI ARTISTI STANNO PERCORRENDO ANCORA QUESTA STRADA?
(Riferimenti bibliografici: I'll be your mirror-Fabiola Naldi;
L'androgino come icona dal '900 ad oggi-Benedetta Spagnuolo)
Commenti 19
Questo perchè l'arte contemporanea sta imparando ad essere più Eclettica senza fermarsi ad una sola "Definizione."
Grazie David
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“Una volta, in effetti, la nostra natura non era la stessa di oggi, ma un’ altra. In origine c’eran tre generi d’esseri umani, non due, come adesso: il maschio e la femmina. Ma ne esisteva anche un terzo, che partecipava degli altri due, il cui nome sopravvive, anche se esso è scomparso oggidì. In effetti esisteva allora un genere distinto, che di fatto come di nome aveva la stessa natura degli altri due; ora, di questo genere non sussiste che il nome ritenuto infamante...[...]
“Il risultato di questa mia indagine è il ritratto.
Un ritratto cha ha una sua propria esistenza e che vive fuori al di fuori di me, appena si spengono i riflettori.
Chiunque lo osservi lo paragona alla sua propria esistenza, fino a modificarsi, sdoppiarsi”
Anche io osservando il presente mi accorgo di una certa ostentazione del concetto di "travestimento", ma l'esagerazione che sostituisce il coraggio si vede ormai e da sempre in tutti i campi del mondo e non solo quello dell'androginia e del mascheramento sessuale.
Molti non conoscono le proprie doti, e l'unico modo per mostrarsi è proprio "nascondersi" a se stessi e al mondo.
Per molti invece il mascherarsi è "moltiplicare" il proprio io in miriadi "ALTRI DA Sè".
Grazie del tuo pensiero Dario.
B.
Uomini travestiti da donne o donne travestite da uonimi sono stati sostituiti da uomini finti travestiti da uomini veri e donne rifatte travestite da donne originali (e non solo nel corpo)! L'arte, lo spettacolo, il cinema, la musica sono pieni di personaggi che cercano in ogni modo di mettersi in mostra con doti "diverse" solo perchè non ne hanno di proprie. Temo che l'androginia si sia svalutata in elemento di spettacolo e non più quale manifesto di coraggio o modo di essere personale!
Ritornando all'arte visiva nella 2a foto ritroviamo Claude Cahun.Ecco cosa disse:
“Sotto questa maschera un volto. Non finirò mai di sollevare tutti questi volti”
Ecco ancora come definì l'ARTE E LA VITA:
"l’arte, la vita: si equivalgono. Fanno a gara a chi sarà più lontano dal sogno – e anche dall’incubo. Ammetto che esistano degli stupidi sui quali ciò fa molto effetto. A me no, mi lascia fredda."
C.C.
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