20 February 2013
...........Bè devo dire che questa semplice (ed all'apparenza superficiale :))) domanda non ha nulla di esistenziale- conflitto d'identità ,spaesamento dello scrivente od altro:))- e mi ronza in testa da un pò di tempo:questo perchè in sostanza mi affascina l'idea sociologica che ci stà sotto.E' un pò come saggiare l'intima pulsione (E infatti una delle possibili sottodomande potrebbe essere:" Da dove viene questa pulsione?)))",da che abissi,profondità? Cosa fa muovere il soggetto operante?Perchè realizzare qualcosa che, in realtà, non ha un'utilizzo "funzionale"( primario nell'eco-sistema dei "bisogni" fondamentali .Detto in altri termini: se nè potrebbe benissimo farne a meno-:))) e questo ,naturalmente,se vediamo la questione in maniera totalmente oggettiva:))) In altri termini :si vive anche senza :))).... Alcuni potrebbero dire "E' un elemento "sovrastrutturale") E' quello che potrebbe essere definita (Per metafora) una "sovracoperta" dell'uomo,una sorta di ulteriore "sicurezza" per stare al caldo.... "Oppure "E' l'anima..."Per altri si incarna nell'ossessione :))) Ora: quello che vi chiedo è una vostra personale visione su ,cosa vi spinge a creare ,quali sono le possibili connessioni,derive ....Etc,etc:)))...Bè la cosa la trovo affascinante,ma forse è (Ahimè) che la trovo affascinante solo io:))) ....Grazie a tutti:))
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celeste,
Commenti 131
Io dipingo per canalizzare e rappresentare qualcosa di inaferrabile ed indescrivibile che sento, dare forema a paure, visualizzare dolori e utilizzare l'ironia per dare corpo a condizioni, situazioni e sentimenti nei quali il mio margine di intervento tangibile mi pare ininfluente. Farlo, anche se non mi fornisce risposte, in un certo senso le ridimensiona ai miei occhi, mi pare così di tenerle sottocontrollo. Si, lo faccio per me ma, senza dubbio anche per comunicare con il mondo, ho bisono di ricevere una sorta di ritorno. E lo faccio anche per combattere quella sensazione di "trasparenza" che da sempre mi accompagna e mi perseguita ed entra nella mia vita a gamba tesa. E' un modo, il mio modo di dire a tutti: CI SONO.
Con il senno di poi, credo che questa frustrazione sia stata l'alibi della mia insicurezza, in un certo senso non ero capace di fare uscire le mie emozioni rendendole visibili.
innanzitutto ti faccio i miei complimenti per la bravura e per ciò che dai
poi ti ringrazio della confidenza che ci hai regalato
lo ritengo un dono davvero grande
e finalmente questo salotto si anima anche di Noi
perchè creare è esprimere Noi e Noi siamo ogni attimo della nostra vita
e i bambini parlano con i loro disegni
e ora un caffè :)
in fondo nn sono altro che una che "si salva la vita con gli scatti rubati alla propria vita e anima... niente di più"
quindi nn è tanto essere spinti a fare a creare ma dovrebbe essere una spinta, un supporto a capire quale è la creatività che appartiene ai giovani
nn ho figli ma riconosco le difficoltà
altre volte capita, e a ciò assisto molto in questa epoca, capita il contrario,
bimbi obbligati a fare tutto ciò che a molti della mia generazione è stato negato, bimbi quindi che spesso rifiuteranno, al contrario di me, bimbi che oltre alla scuola devono andare a calcio danza musica, un'enormità di obblighi, e questi bimbi si
nonostante tutto ho letto (anche leggere era in più se non riguardava i testi di scuola e i saggi)
disegnato
suonato la chitarra
fatto origami
poi fotografato e trovato finalmente ciò che mi permetteva di andare oltre lo sfogo e la bellezza
torniamo ai sentimenti e alle emozioni forti, tanto forti da essere spesso ignorate da molti noi
rimosse fino a quando urlano talmente forti che diventa impossibile nn sentire
LatteSangue è l'idea improvvisa, assopita da tempo, che esplode
per ora uno scatto solo per l'idea, ma che si evolverà
poi mi immergo in LatteSangueMaternitàLutto
emozioni contrastanti perdite=lutti
e l'uomo vive di emozioni
è emozione
ed essendo le emozioni movimento, pulsione che preme e che
prima o poi necessita di uscire ed esprimersi
innanzitutto come danza solitaria
poi come comunicazione
la scorza che con gli anni ci siamo creati trova sfogo nel "creare" a mio parere
buongiorno a tutti
l'umiltà è la virtù più importante, chi si crede al di sopra e ha la presunzione di insegnare, secondo me, sbaglia
bisogna imparare a vedere le situazioni da dentro, non ergersi al di sopra e quindi fuori
vi ricordo una radice ebraica che esprime a mio parere bene ciò che intendo
lamed mem dalet è la stessa radice per imparare e insegnare
dovremmo forse tornare ai vecchi salotti dove ci si ritrova di persona e si scambia
ma forse sono un pò jurassica
questa è la mia modesta esperienza
buona arte a tutti
ed è vero, è innegabile, nn sono HCB, Doisneau, Man Ray, e neppure molti sconosciuti che fanno foto da rimanere a bocca aperta
ma la pulsione interna è troppo forte per trattenerla
la consapevolezza di esser nulla nn influisce sulla ricerca personale che uno fa, nel suo personale percorso
resta il fatto che l'opera si crea per passione e impulso irrefrenabile, una miriade di immagini nel cervello che ti spingono a creare ciò che cuore anima e cervello ti fanno vedere
devo dire che ho conosciuto creatori che hanno creato per se stessi e hanno messo nel cassetto
l'ho fatto anche io per anni, per una vita
scritto versi e nascosti in mezzo ai libri
dal punto di vista della non-artista sono felice di vedere che si organizzano mostre, e vado ad ammirare
il creare ha sempre avuto un fruitore, fin dalla preistoria
pare si trattasse di graffiti fatti durante i riti propiziatori
sia che si tratti di religione sia che si tratti di laicità (virilità eroismo ecc...)
avevano quindi un fruitore
quando parlo di fruitore li comprendo tutti, nn solo i paganti, ma gli amanti, quelli che si riempiono il cuore nell'ammirare
come si riempie il cuore chi crea
il "creare" esiste al di là di tutto questo, esiste al di là del fruitore, sia che si tratti di compratore sia che si tratti di ammiratore
esiste cmq, in quanto è l'effetto di una pulsione interna irrefrenabile
il tuo esempio è calzante e devo dire che adoro vedere gente alle mostre e ai concerti (anche se una buona parte va per snobbismo più che per amore), le cose più bela nella vita sono gli spettacoli, sia che si tratti di spettacoli della natura, si che si tratti di eventi artistici, piccoli o grandi che siano
La creativita' e' un fuoco pirotecnico...esplode...illumina...stupisce!!
E' un'altalena di emozioni da regalare a noi stessi !!!!!!!!!!!!!
l'uomo che crea, fosse anche l'ultimo sulla terra continuerà a farlo, senza pensare se sia per lui o per qualche altro sopravvissuto, o per esseri da un altro mondo
in ogni epoca fin dalla preistoria l'uomo ha creato
ha creato anche in situazioni difficili, di guerra e fame (vedi opere in trincea ad esempio oltre ai disegni dell'uomo)
lo farà al di là di tutto
lo farà per il suo bisogno impellente di oggi e per il bisogno che arriva da lontano, da un passato forse rimosso
lo farà per se stesso e lo farà per lasciare testimonianza
e poi come potrebbe mai sapere di essere l'ultimo degli uomini?
La mia risposta al tuo quesito è semplice e lineare. Creiamo qualcosa di inutile perchè ci serve, per la mente e per il cuore, qualcosa di Bello, o che noi giudichiamo Bello. La Bellezza ci salverà, quindi? chi lo sa, ma intanto noi continuiamo a creare, non si sa mai!...:o)
La parola "Creare" è proprio quella che si adatta meglio ad un'opera artistica. Una cosa giusta che dici è anche il fatto che non serve a nulla, ma su questo ci sarebbe da discutere a lungo. Secondo me ad un uomo è più necessaria l'Arte di molte altre cose, ma forse non se ne rende conto.
D'altra parte l'uomo primitivo, dopo aver ammazzato la bestia, averla mangiata, aver dormito, ecc. cosa ha fatto? si è messo a disegnare sulle pareti di una grotta! non era per fare una mostra, quindi l'ha fatto perchè ne ha sentito la necessità.
E allora, mettiamola così: sul creare in maniera istintiva senza domande e/o obiettivi preconcetti, siamo in pieno accordo. è come respirare. Trattieni il fiato, e ciao... Però, per quanto riguarda la fruizione futura post-apocalittica, la faccenda si fa più intricata. Mi piacerebbe pensare che io (o chi avrà la fortuna di sopravvivere alla catastrofe) non sia l'unico scemo rimasto a rimediare gli scarti e inventarsi qualcosa (come tirare fuori la soluzione dal nulla!) per non soccombere all'annullamento. Magari, ci si salva in due. (...)
Quindi, se l'ha fatto Lui, chi vieta che io (o chi, ripeto, si salverà al posto mio. Egoisticamente spero io... ^_^) non possa fare lo stesso?!
Ti convince Ferll?! O credi che abbia aggirato furbescamente la domanda per trarmene d'impiccio?! (...)
Creare è vita e dalla vita nasce la vita.
Chiamatela ostinazione. Ma è una bella ostinazione!!! E non né voglio fare a meno! Non né posso fare a meno!!!
io la vedo così.
tornando nel personale ho cercato di immaginare una catastrofe, e se è vero che probabilmente nn potrei caricare la reflex è anche vero che probabilmente mi rifornirei di usa e getta
ed è anche vero che probabilmente uscirebbero dal cassetto carta pennelli e acquerelli
ho chiesto a mio marito che farebbe... con ogni probabilità nn si porterebbe il basso elettrico, ma la chitarra si
ripensandoci... si... forse in un certo senso è un bisogno e desiderio tra quelli primari
questa frase nn è da demonizzare e neppure da sottovalutare
offre spunti alla nostra immaginazione e ricerca
forse è vero nel senso che sopravvivere in temi difficili viene prima di dipingere o fotografare...
pensando a una catastrofe il primo pensiero sicuramente sarebbe fuggire e trovare cibo e riparo
però ho un forte dubbio ripensando nn solo ai momenti difficili nella vita di una persona, quelli personali,
momenti in cui spesso ci si dedica di più al creare, momenti emozioni che spesso danno alla persona il desiderio di imprimere in un qualche modo il proprio malessere
ripenso anche ai periodi difficili collettivi, vedi ad esempio guerre...
eppure il creare c'è sempre stato, esistono "opere di artisti-soldati in trincea"
acquerelli notevoli vi assicuro
Nel mio caso creare non è un esposizione di bravura,ma anzi di grande umiltà che cerco di descriverla nei miei lavori,non sono mai andato incontro a sogni di gloria intanto so che è quasi impossibile,ma creo per me per dar sfogo ai miei sentimenti e cercare qualcuno che capisca i miei messaggi.
che non mi lascia ne di giorno ne di notte ,
nello stesso tempo è la mia compagnia , di anima solitaria qual sono ,
che allena il mio cervello a pensare ,
a qualcosa sempre di diverso , idee nuove per sorriderne ,
possibilmente per divertire ....
forse anche il mio passatempo che sarebbe fortemente divertente
se fosse il mio unico lavoro !! MAGARI !!
con affetto GiuliArt
questa frase che mi ha fatto rabbrividire ,
perchè la sento impossibile !!!!!!
assolutamente NO !!!!!!!
anche se io volessi farne a meno , non riuscirei ,
... ho provato a frenarmi , con tutte le cose che ho da fare ,
tuttavia mi è risultato improponibile !!
... senza sfogare la creatività mi sento imbavagliata e
incatenata , piuttosto rubo le ore al mio sonno perenne ,
ma DEVO fare arte , devo creare ogni giorno , ...
nei cassetti ho fogli di ogni tipo , con titoli e schizzi
per quando avrò tempo , non smetto mai di pensare all'arte
e' un pensiero costante , involontario , come il battito del mio cuore :))
IL CREARE ,SECONDO ME, NON E' SOLO PASSIONE O DOTE INNATA,
BENSI'UNA VOGLIA DI RAPPORTARSI E PROPORSI AGLI ALTRI.
A ME PIACE METTERMI ALLA PROVA ,RISPONDERMI A DELLE DOMANDE ,REALIZZANDOLE.
NON E' VOLER PRIMEGGIARE,BENSI'VOGLIA DI CONFRONTO E DI IMPARARE .
CHI CREA HA BISOGNO DI MOVIMENTO,DI STIMOLI ,DI VITA........
PER QUESTO , PIU' SI E' PRESI DALLA VITA E DAI SUOI PROBLEMI , PIU' SI HA BISOGNO DI LAVORARE PER SE STESSI........E CREARE .
IL PARERE DEGLI ALTRI E' IMPORTANTE ,MA NON DEFINITIVO.
IO SONO FELICE QUANDO IL LAVORO CHE HO REALIZZATO E' CIO' CHE IO VEDEVO E VEDO.
MA NON E' SEMPLICE ..............PER OGNUNO DI NOI E' DIVERSO .
AUGURI PER IL TUO BLOG
A PRESTO
l'immagine va immediatamente agli occhi e li riempie
sono in casa, sola, appena uscita dalla doccia
ricordi di solitudini passate mi assalgono
immediatamente la reflex posizionata sul cavalletto ferma immagini di come mi sento
semplicemente dò immagine a ciò che già è dentro e parte di me
ora e da sempre, forse nascosto dietro la dura scorza degli anni e della vita
click e sto bene
click ed ho esorcizzato
vedo manichini vecchissimi e abiti che immediatamente mi mandano al cuore e al cervello l'immagine... nn sono un manichino
un tavolo da lavoro con vari scomparti
immediatamente mi infilo in uno e ci sto
immaginando la donna, la bambina nello scomparto accanto (la bambina dentro di lei)
vedo il filo della vita che le unisce
creare (arte e non) è fondamentale, creare arte ma anche creare qualcosa che nn rimane nel tempo, una signora che fa l'uncinetto o una torta, un vecchio che si diletta a far pentolini di rame, un ragazzo che intaglia bastoncini trovati in spiaggia, oltre a dipingere fotografare fare sculture ecc
creazione espressione
creare è indispensabile e diventa vita nel momento in cui me la salva
creare nell'attimo in cui l'occhio e la mente vedono all'improvviso l'immagine
è così per tutti. Creare per andare oltre. Evadere. Per lasciare un segno. Una propria impronta, riconoscibile o meno. Per comunicare, semplicemente. Per sopravvivere e vivere.
Il protrarsi all'infinito (credo che sia questa la disperata ambizione dell'uomo all'abusato concetto di eternità). Estendere nel tempo con la creazione la nostra anima, il nostro contributo (la nostra sferzata, come l'hai chiamata tu, Ferll). (...)
(Ammesso che scampiamo al caro-benzina. Ma questa è un'altra storia. No?!)
Preferisco adattare i miei metodi al concetto, o semplicemente farmi trasportare dall'emozione.
In questo modo fotografo meglio me stesso, un essere mai fermo, mai pago, assetato di conoscenza e di sperimentazione.
I risultati non mi lasciano mai pienamente soddisfatto, e questo è il vero motore che mi spinge ad andare avanti in questo gioco basato sulla comunicazione...
Il fatto che i miei due medium privilegiati siano scrittura e fotografia, non mi impedisce di applicare ad altre forme di linguaggio artistico questa esigenza.
I risultati sono logicamente molto diversi.
Nel mio lavoro ordinario, ogni giorno porto o tento di portare questa spinta all'innovazione attraverso il mio filtro, spesso accolta, altre volte no.
Il modo di sintetizzare le proprie esperienze in termini pratici o metaforici è una delle questio relative all'intelligenza umana, che ci si pone da secoli.
Innanzitutto ti ringrazio per aver posto questa domanda mi auguro che in molti dicano la propria.... anche perché la CREAZIONE è il nostro mantra motivatore per SALVARCI dall'obsolescenza semantica e visiva che ci affossa un po' tutti nella baraonda insiemistica di inutilità, e noie totali. E, dimmi tu, come poterne fare a meno?! Poi se c’è chi aspira al suicidio…
…Passo a risponderti. (...)
Figuriamoci se poi ci preoccupiamo di mostrare della creatività. A un certo punto è come se vivessimo una sorta di condizione di superiorità. (...)
Non ci resta altro: tutto quello che viene creato, può anche essere distrutto, ma almeno ha segnato il cambiamento. Un’impronta che resta indelebile. E che se ne dica, nessuno mi convincerà mai del contrario. Più si è attivi e più c’è speranza! (...)
Non è che c’è qualcuno che ne vuole un po’ (il giusto, in esubero... senza allargarsi) ......così equipariamo gli scompensi?! ^_^ eheheheheheh
see you soon ;)
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