Il vaso rotto
10 October 2017
Immaginate di avere un bellissimo vaso magari un Ming così pregiato nel suo genere.
Lo tenete in bella mostra perché forse è un acquisto tanto desiderato, è un ricordo di un viaggio importante oppure è un cimelio di famiglia tramandato di generazione.
Un giorno viene urtato e fatto cadere! Ci si incolpa a vicenda: bisognava stare attenti, non lasciarlo in mani inesperte ma poco importa di chi è la colpa: il vaso è ormai rotto!
Raccogliete tutti i cocci in silenzio e l'angoscia di buttarlo vi sale fino in gola perché è una parte di voi e così decidete un'impresa folle: va rincollato.
Con fatica recuperate l'irreparabile e il vaso è di nuovo intero ma diverso,presenta crepe orribili e chiunque vi ripete che è inutile tenerlo in bella mostra… oramai non è più lo stesso, non è poi così bello da ammirare anzi è proprio squallido.
Se prima averlo recuperato vi sembrava la scelta più logica, ora pian piano iniziate a dare ascolto alle voci …la decisione non è semplice: lasciarlo lì e sperare che con il tempo i vostri occhi accettino la sua menomazione fino al punto che un giorno la percepirete appena,o buttarlo senza riserve?
Qual è la morale amici miei?
Chi sono i vasi rotti?
Sono tutte quelle persone che hanno subito un dolore o che a loro volta sono la causa di quel dolore e non possono tornare indietro perché il nastro della vita non lo puoi semplicemente avvolgere…solo il tempo curerà le loro crepe rendendole impercettibili agli occhi degli altri ma non a loro.
Dedicata a tutti coloro che si sentono vasi rotti…come me.
Casaccia Irene

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