A stare avanti in genere ci vuole più coraggio che a stare dietro, quindi gli artisti delle avanguardie in genere sono più coraggiosi, sia per l'uso del colore che per l'invenzione di nuovi stili pittorici, dei pittori che stanno nelle retroguardie.
Quando in una galleria c'è una mostra delle avanguardie americane i collezionisti accorrono da tutte le parti del mondo a cercare il grande affare, l'investimento in arte che fa guadagnare milioni di dollari. Infatti si comprano un quadro d'avanguardia e quando passano un paio di mesi, mentre gli altri artisti fanno nuovi quadri in nuovi stili, il quadro comprato si rivaluta e diventa magari un'opera classica ed ecco garantito l'investimento.
I pittori delle avanguardie di San Francisco usano il blu, mentre a New York va molto il giallo, probabilmente perché i taxi sono gialli e in genere agli artisti piace guardare i taxi.
Ma come si fa a diventare pittori americani d'avanguardia? La procedura amministrativa è molto semplice, anche se solo una piccola percentuale dei richiedenti riesce ad ottenere la registrazione all'Albo delle Avanguardie Artistiche. La Commissione Artistica Internazionale, istituita nel 2007 a Philadelphia con il patrocinio della Fondazione Zampironi pubblica semestralmente i parametri e i requisiti per essere catalogati come artisti d'avanguardia americani. Dopo anni di polemiche se fosse giusto ammettere anche pittori non americani (vedi per esempio http://www.quadri-moderni-arte21.it ) purchè dipingenti anche qualcosa di americano, la Commissione ha finalmente stabilito come primo punto da rispettare per essere registrati come artisti d'avanguardia americana quello di aver dipinto nell'ultima opera qualcosa di americano a prescindere dalla nazionalità. Il secondo punto prevede il rispetto della tabella delle distanze artistiche relative. Poiché come dicevamo il pittore d'avanguardia è quello che sta avanti, per essere così ufficialmente catalogati bisogna misurare lo spazio che ci separa dall'artista subito dietro di noi e quello subito avanti, e se il rattorto tra le distanze rientra nei parametri pubblicati sulla National Gazet, allora si può ben sperare di essere ammessi nel club esclusivo dei pittori d'avanguardia americani.
Gli altri parametri sono il numero di quadri astratti fatti negli ultimi tre anni, in quanto chi dipinge astratto è più avanguardia e meno classico. Agli artisti riconosciuti ufficialmente come avanguardie artistiche americane viene consegnata una medaglietta d'argento con incise la lettere AAA, acronimo di Artista Avanguardia Americana, e possono esporre il simbolo delle avanguardie sia sulla porta del proprio atelier sia sulle brochures illustrative quando espongono in pubblico.
Ottengono forti sconti nei negozi di colori e belle arti convenzionati e in genere possono viaggiare gratis sui mezzi pubblici.
Le mostre dei loro quadri di solito sono più divertenti delle mostre di quadri classici, girano più giovani e in genere si trasformano anche in feste sui terrazzi di alti grattacieli a New York, da dove l'avanguardia artistica si gusta meglio insieme al panorama.
Purtroppo, per un puro calcolo speculativo, molti artisti pochi mesi dopo aver raggiunta l'ambita classificazione di pittori d'avanguardia, vendono tutti i loro quadri ad amici e parenti, restituiscono la tessera e i quadri automaticamente diventano quadri classici, e possono essere rivenduti con un buon margine di profitto. Poi, ovviamente, stecca para per tutti.
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