Biografia
Nel corso degli ultimi anni mi sono concentrata principalmente su tre progetti in vario modo intrecciati fra di loro, sia per le tematiche trattate che per la modalità stilistiche utilizzate:
1. Giocoliere
2. Anima Mundi
3. Femmile
Nelle “Giocoliere” ho seguito un percorso di ricerca basato sostanzialmente sulla semplificazione, sul togliere invece che sull'aggiungere. Lo scopo è quello di usare linee e forme sempre più essenziali per rappresentare sentimenti e temi universali, come l'amore, la gioia, il contatto, il viaggio, la dualità (maschile-femminile, luce-oscurità), l'essere umano nel suo rapporto con il cosmo. La ricerca formale riguarda la fluidità e l'essenzialità delle linee, le grandi campiture di colore, la luminosità che scaturisce dall'oscurità.
I progetti “Anima Mundi” e “Femminile” sono, invece, due percorsi diversi nell’ambito formale della serie “Natura Viva” (“Still-life Alive”).
Nelle opere di “Anima Mundi” vengono mostrati alcuni aspetti della commedia/tragedia umana (Esopo, Fedro, La Fontaine, ecc.) con un linguaggio contemporaneo, in parte giocoso, che muovendo dalla natura morta classica cerca strade personali. I vari personaggi sono costituiti da frutta, ortaggi, oggetti che si animano sulla tela divenuta il palcoscenico di una rappresentazione talvolta semplice e quotidiana, talvolta significativa e drammatica, in cui i partecipanti mostrano i loro diversi stadi di consapevolezza, il loro subire o partecipare alla commedia e al dramma, con la vivacità e l'incoscienza di adolescenti o la severità e la gravità di pensosi adulti. La ricerca formale si concentra sulla nitidezza dei colori e delle forme, la plasticità degli oggetti su sfondi vibranti e mossi, la semplificazione.
Il progetto “Femminile” è una ricerca sul mistero del femminile, utilizzando il linguaggio e la ricerca formale portati avanti parallelamente nelle altre mie serie. I soggetti sono donne, talvolta donne-frutto, altre volte semplicemente volti femminili, nelle diverse età, e con diverse consapevolezze di se stesse e della propria bellezza, del proprio sbocciare alla vita. Molti simboli, sotto forma di animali o di oggetti, sono presenti, a volte sottili, a volte più evidenti, e spesso sono lo specchio di uno stato d’animo, o di un passaggio significativo vissuto dal personaggio. In molti di questi quadri la figura femminile sembra appartenere a due mondi diversi: la figura è la manifestazione, in questo nostro mondo, di qualcosa che invece è realmente presente in un “altro” mondo, e per me è lo sguardo di questa figura, che è quasi sempre il punto focale di queste tele, la chiave principale per accedere al mistero del femminile.