Biografia
La mia ricerca si focalizza sul tema della memoria, sia dal punto di vista storico e antropologico sia dal punto di vista personale, ad esempio: dove immagazziniamo i ricordi e come li conserviamo. Nei miei lavori metto in luce sia la mia memoria personale che quella storica, in particolare connessa alla religione di matrice popolare che spesso è di derivazione pagana. Le immagini che ne derivano si fanno testimoni di una ritualità che ciclicamente nasce dalla memoria, aiuta la rievocazione e si fa nuovamente memoria.
Attraverso il mio interesse verso l’antropologia e la mia passione per l’anatomia mi sono accostata allo studio delle ossa, cogliendone il loro valore spirituale universale. Esse infatti, sono spesso protagoniste nei rituali e venerate come reliquie negli ossari.
Le ossa quindi, hanno un’importanza speciale nella vita spirituale dell’essere umano, perciò le ho elette custodi dei ricordi personali e storici: esse assorbano le esperienze durante la vita e le conservino come immagini dopo la morte. I ricordi si legano con il nostro tessuto osseo che forma lo scheletro e ci struttura come individui, nello stesso modo in cui le memorie collettive operano nella formazione della società.
Questo tipo di ricerca mi ha dato modo di analizzare altri elementi a cui spesso è legato il ricordo, in particolare gli abiti, che rappresentano l’estremità periferica del corpo in contrapposizione con le ossa che ne sono il centro di sostegno. Gli abiti sono la testimonianza materiale della presenza che fu, immagini che subito ci ricollegano alla persona a cui è appartenuto l’oggetto.
Dalle mie opere emerge un’immagine forte, ben definita, di immediata lettura, che attraverso un’attenta evoluzione estetica, permetta agli spettatori di ri-conoscere i soggetti rappresentati e di usare le immagini come schermi per rivisitare i loro ricordi.