Biografia
13 settembre 1988, a Firenze nasce Riccardo Stellini.
Curioso, ribelle, perfezionista, già da bambino Riccardo è affascinato dalla complessità della materia: smonta gli oggetti e silenziosamente ne osserva i componenti. Ma nulla cattura di più la sua attenzione dello spazio profondo e i suoi corpi celesti. Fascinazione che sembra già contenere i semi di future ricerche dentro e fuori di sé.
Riccardo cresce in un ambiente culturale vivido e dinamico, che lo rende sempre più sensibile e desideroso di nuove esperienze. Gli basta imbattersi casualmente nel pensiero di Paul Morand per capire qual è il primo passo: «Viaggiare è essere infedeli. Siatelo senza rimorsi».
Così, dopo il diploma abbandona gli studi e, ancora giovanissimo ma ormai avvolto dalla Wanderlust, compie lunghi viaggi in giro per il mondo.
Vive e lavora a New York, Londra, Cipro, Isole Canarie. In questi anni entra spesso in contatto con pittori, musicisti ed eclettici attori di strada. Riccardo è colpito dalla magnetica spontaneità con cui l’arte può esprimersi e declinarsi.
La spinta verso una ricerca interiore lo porta a scoprire Osho, da cui resta profondamente impressionato. I pensieri del mistico indiano gli rivelano un altro lato di sé, apparentemente più astratto, ma che di fatto lo rendono più consapevole, in primis dell’esigenza di un contatto più intimo e autentico con la coscienza. Si appassiona alla psicologia e decisive per il suo percorso saranno le letture di Erich Fromm e Mikhael Aivanhov. È adesso che in lui si rafforza l’attitudine verso l’esperienza estetica. Riccardo si nutre di ciò che solo l’arte può rendere visibile.
È ammirato dalla poetica metafisica di Giorgio de Chirico, dalla fantasia senza tempo di Mark Rothko, dall’intimo estetismo di Richard Long, ma al contempo non perde mai di vista la ricerca di un’espressione personale, depurata da condizionamenti esterni.
Sviluppa un forte interesse verso l’Essenziale e intuisce che la Bellezza vi è strettamente legata. Per Riccardo l’Essenziale non è mai regressione o impoverimento: è libertà e soprattutto gioiosa emersione di un’intima bellezza, primitiva eppure meravigliosamente complessa.
Questo “sentire” si evidenzia fin dai primi esperimenti che Riccardo compie per indirizzare la sua spinta creativa, usando diversi materiali, dapprima legno, metalli e stoffe, in seguito vetro, polistirolo e perspex.
Quando costruisce, assembla, separa e colora, Riccardo sembra meditare, proprio come gli accadeva da bambino. Con il tempo, una delicata irriverenza si impossessa delle sue creazioni, pur mantenendo sempre un profondo rispetto per la natura e la sua insita armonia.
Profondamente empatico, dotato di un grande bagaglio immaginativo e assetato di Conoscenza, cerca costantemente ispirazione e condivisione.
Egocentrico e ambizioso, Riccardo non si dedica a un’idea o a un progetto se non li reputa folli.
di: CRISTINA D'ANDREA