Biografia

Freelance nell'ambito tecnologico, coniugato e con tre figli, vivo e lavoro a Schio (VI), città natale dal 1971.

Apprezzo la filosofia opensource, la diffusione delle CreativeCommons e ogni positiva forma di partecipazione e interazione sociale. Attento alle tematiche di mondialità, mobilità sostenibile, energie rinnovabili, ri-uso prodotti, condivido la cultura maker del DIY e quant'altro riesca ad innescare creatività condivisa. Amo l'idea di danzare l'oltre, abbracciando il mondo nella trasversalità dell’arte e della tecnologia.

Autodidatta, incline a mixare materiali e tecnologie, in una sorta di contaminazione tra i più svariati ambiti, cerco di superare gli stereotipi, credendo nella possibilità dell'inatteso, dell'illogico, della breccia, dell'alternativa al "così si è sempre fatto..".
Incuriosito dalle innovazioni, sperimento senza preconcetti diverse tipologie di strumentalità atte al superamento dell’intrinseca cogenza imposta dal limite della materia, cercando di estendere le opere al di là della loro stanziale essenza.

Il personale impegno espressivo, che manifesto nella #capacitiveArt, è solitamente incentrato nella ricerca di un uso, quanto più possibile, emancipato del progresso, volto a promuovere i valori fondamentali dell'uomo e attento a restituire consapevolezze post-moderne a partire da nuovi abilitanti ambiti semantici.

Tra gli artisti prediligo avanguardie come Da Vinci, Pollock, Kandinsky e, in genere, ogni precursore in grado di avviare primavere creative.
Affascinato dall'arte concettuale, dalla filosofia Fluxus e dalla commistione tra gli estremi, ritengo essere essenziale il dialogo tra gli uomini, specie se indirizzato a sondare inedite interazioni di pace e giustizia. In un'epoca iper-tecno-estensiva, come quella contemporanea, penso che il miglior augurio che ci si possa vicendevolmente scambiare sia quello di giungere a trovare unità nella con-divisione.