Biografia
Interessa davvero a qualcuno cosa e dove io abbia studiato,
quale accademia abbia frequentato e quali diplomi conservi impolverati in un cassetto o incorniciati bellamente sulle pareti.
La prima volta che qualcuno appese un mio diploma non potevo far altro che ammirare la bellezza della cornice che lo racchiudeva,lamentandomi che su quel pezzo di carta volutamente invecchiata e ingiallita non ci fosse abbastanza spazio per farci un disegno.
Spesso alle cose si arriva per vie indirette e imprevedibili,studi ginnastica e diventi fotografo,fai un corso di pasticceria e ti metti a cercare la cura per il diabete.
Per me l’arte è un’esperienza e ogni esperienza fa parte di una storia ,piccoli frammenti ,immagini fugaci,impressioni che diventano materia che compongono un percorso più intricato ,misterioso, avventuroso.
Non mi riconosco ,il mio mondo è senza specchi.
Non ho un tratto distintivo ,un filone o un pattern da ripetere,ma se questo accade non è premeditato.
E' solo un’esigenza nata per risolvere un problema o per danzare su una tela ,su un palco o dietro un obbiettivo.
A volte è un embrione da cui si immagina cosa nascerà a volte è qualcosa di solido ed esplicito a volte è solo un’ idea che scrive la sua fine su uno spazio bianco.
Non so come poter essere coerente ,come perseguire uno scopo,ma so che ogni espressione che parte dal mio spazio è come l’ultimo atto ,un’operazione rischiosa senza consenso ,un tuffo nel vuoto.
L’arte come provocazione,la provocazione di me stesso ,di tutto cio’ che in me si oppone alla follia,una follia che danza, che distrugge il tempo ,che si impressiona e che si dissolverà.
Un ladro dell’invisibile ,un ladro di sogni ,di emozioni ,di forme ,di ciò che ancora non c’è.
Tutto quello che ne consegue è vostro ,indigesto,gradevole , emozionante ,orribile ripugnante ,armonico o delirante che sia è ciò che condivido.