Biografia
Biografia breve
MFA New York Academy of Art diplomata nel 1999.
Tra le principali esposizioni personali: Galleria Ca’ d’Oro di Roma (2003), Galleria Davico in Torino (2008), Chiostro del Bramante di Roma (2010), Ca’ d’Oro Art Gallery di Miami (2011), Freedom Tower Museum del Miami Dade College (2012), Camera dei deputati di Roma (2012).
Tra le mostre collettive si segnalano: “Bestiario” (Galleria Ca’ d’Oro, Roma, 2006), “Scomposizioni” (Palazzo Torlonia, Roma, 2009), “Art Carpet” curata da Gianluca Marziani e Giulia Abate (The First Art Luxury Hotel in partnership con la Galleria Mucciaccia, Roma, 2013), “Era perduto ed è stato ritrovato” (Museo del Tesoro del Duomo, Vigevano, 2016).
Partecipa alla Biennale di Scultura di Roma (2011), ad Art Basel Miami (2011), alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia ospite del Padiglione della Repubblica Araba Siriana curato da Duccio Trombadori (2013), alla prima edizione di Expo 2015 ArteItaliana (Villa Bagatti Valsecchi, Varedo) a cura di Vittorio Sgarbi (2015) e all’Amsterdam International Art Fair (2015) dove con il suo lavoro dal titolo 'San Sebastiano' la Ancilotto si aggiudica il secondo premio quale artista tra i più originali ed eclettici.
Per il mese di marzo del 2017 è in programma la sua partecipazione all’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, mostra che sarà inaugurata da Achille Bonito Oliva presso il Complesso museale del Vittoriano.
Nel 2012 la sua opera monumentale “Original Sin” entra a far parte della collezione permanente di sculture del Wolfson Campus (Freedom Tower Museum - Miami Dade College) mentre nel 2016 il lavoro “Il Figliol Prodigo” trova collocazione definitiva tra le opere custodite nel Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano.
Il 2014 è l’anno in cui è ufficialmente annoverata tra gli artisti italiani rappresentativi del panorama artistico contemporaneo nel Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori (vol. 50).
Mobili connubi tra pittura e scultura realizzati con solidi che ruotano sul proprio asse, le sue opere - pensate per una fruizione attiva e dialogica con lo spettatore - sono il frutto di attente riflessioni attorno a tematiche essenziali quali il ritorno al figurativismo pittorico, il recupero della tecnica pittorica tradizionale, il compenetrarsi simbiotico dell’essere umano con il mondo animale e vegetale (motivo che trae spunto da quesiti etico-filosofici sollecitati dalla società contemporanea); tratto caratteristico della sua poetica è il costante riferimento alle testimonianze più alte della pittura europea - in special modo a quella compresa tra il XV e il XVII secolo - e alle narrazioni di carattere mitologico e allegorico riportare da Ovidio nelle sue Metamorfosi.