Biografia

Bosco Francesco; in arte FRANCISCO GARDEN, nasce nel 1977 in un piccolo paese della Calabria San Lorenzo del Vallo. Si diploma presso l’Istituto d’Arte di Castrovillari prosegue gli studi laureandosi in D.A.M.S. Con indirizzo Multimediale. Nel 2009 si trasferisce a Castelfranco Veneto (TV), dove grazie ad un amico originario del Brasile: Jorge Nunes; scopre la passione per l’argilla. Ispirazione, istintività e capacità di plasmare forme, portano l’artista a sviluppare un suo stile personale. Nel 2012 crea il premio scultura PYNTHANOMAY conferito al giornalista Luciano Musolino, testata giornalistica “Diritto di cronaca” Direttore Emanuele Malilì Armentano.
Nel 2014 la personale di scultura dal titolo “DALLA TERRA” mostra presentata da Fausto Taverniti Direttore Tg3 Basilicata in collaborazione con la sede Tg3 Calabria. Le critiche a cura di Alfredo Pasolino critico d’arte internazionale. Nel 2015 partecipa con ben quattro opere all’International Contemporary Art EXPOMI 2015 Direttore artistico della manifestazione il critico e storico d’arte Giorgio Grasso e l’artista internazionale Bosmat Niron. Nel 2016 si trasferisce in Toscana in provincia di Prato, realizza il trofeo “Il San Michele di Carmignano” per il “Teatro in strada”.
Presto arriva una proposta importante una bipersonale presso l’antica fornace di Capraia Fiorentina con L’artista internazionale Alejandro Garcìa. L’artista dopo una permanenza di un anno ed alcune esperienze artistiche in Toscana, rientra in Calabria. Nel 2017 partecipa al Premio Internazionale d’Arte Contemporanea “ARTE SENZA CONFINI” Curato dall’artista Giovanna Capraro e dal critico e storico d’arte Giorgio Grasso. Nel 2017 vede l’artista con nuove occasioni, l’artista di origine portoghese Emanuel Aguiar immortala Francisco Garden in una sua opera surrealista dal titolo “ARTISTA”.
Nel frattempo partecipa ad altre rassegne. In questo periodo un riconoscimento importante gli viene assegnato, il Premio “MARCO FATTORI” a Francisco Garden come artista emergente. Sempre nello stesso anno vede la collaborazione con l’artista sardo Alessandro Pili per il catalogo “URBAN JAZZ” pubblicato online sul sito web dell’artista. L’Anno 2018 si apre con la scultura “LA MIA VANITÀ” pubblicata nel catalogo “LO STATO DELL’ARTE AI TEMPI DELLA BIENNALE DELLA 57 BIENNALE DI VENEZIA” curatore padiglione Armenia Giorgio Grasso.
Prosegue con nuove collaborazioni un nuovo catalogo dal titolo “TEMPS D’ENFANT” su questo tema l’artista vuole soffermarsi anche per quanto riguarda il genere pittorico definito dal grande critico internazionale Alfredo Pasolino “ASTRATTISMO ONIRICO” visto lo stile dell’artista Garden. Non è tutto il catalogo oltre a contenere le opere dell’artista e le critiche, si arricchisce di altre perle inedite poesie composte appositamente per le opere di Garden. Prendono parte a questo progetto le poetesse artiste Annarita Viscido, Anna De Filpo, Ale Theia, Laura Ficco, Stefania Melani, Rossella Miceli, infine Davide Rocco Colacrai. In questo nuovo anno nuovi progetti attendono l’artista.
L’artista di origine portoghese Emanuel Aguiar immortala Francisco Garden in una sua opera surrealista dal titolo “ARTISTA”



Presentazione

Una mano gravida di sensazioni di vibrante energia vitale e di umori, tra istinto, luce d'anima e intuito archetipo ispirativo, interagenti, guidano la gestualità di Francisco Garden, un genio in cammino della plastica modellante della terracotta, nelle sue creazioni antropomorfe a soggetti spesso polimorfi per messaggio, ascendenti, sinuosi con gentilezza del simbolo coniugata simbolismo d'anima.
Figurazioni stilizzate in sintetismo minimalista per segretezza e riserbo del simbolo criptico, nella luce tensiva lucida o rugosa, sinuosa dei panneggi a volte spigolosi, che esprimono il linguaggio poetico della mobilità, coadiuvanti la sintesi del messaggio del tema, etico, estetico, ovvero mitico, metafisico nel versante dell'onirico, dechirichiano. Credo inedito, in quanto nessun artefice della modellazione tridimensionale, si è esibito con tanta evidenza. Come critico ho sempre pensato che sia una sua piena rivendicazione di un riscatto, come dire: Ecco guardate come so fare, anche se Giacometti ricercatore del midollo d'anima é lontano dalle mie sensazioni, non serve a me, se non a mostrare una fluidità d'anima connaturata, che ho infuso alla mia composizione, donandole espressione di assoluta vitalitá del sogno visionario, intersoggettivo, tra i componenti del simbolo, tra loro in dialogo corale, voce e parola, spesso fuga dalla realtá attuale, abbandono a intime arcane discrezioni criptiche del mito, celante seduzioni e segreto del simbolo.
L'artefice con un ruolo non marginale, ben inserito nel contesto delle filiere espositive, si comprende dal sentimento emotivo del plasmare la terra, emulsionando con essa una propria energia autobiografica e metamorfica, in sintonia con il mito arcano della memoria. In quanto ricco di forti sensazioni, ne percepisce i loro gelosi segreti, dell'energia liberata solo quando Francisco ne é in sintonia, comunque concorrenti in simbiosi del suo "modus operandi". Un'energia sospesa in sinergici movimenti palpitanti di emozione, di un subconscio specchio riflettente le estreme profondità interiori, affioranti archetipi della memoria ancestrale e costituzionale espressione di una psicologia reattiva dell'umano, prediligendo l'intimismo e il riserbo femminile, riflessi di una sintonia della mente idealista