Biografia

Biografia
Nata a Genova nel febbraio del 1987. Sin da piccola ha una forte attitudine per il disegno. Decide precocemente di seguire le orme dello zio materno, pittore ed architetto, Federico Burani, suo primo maestro. Il padre lavora in banca e le porta a casa annualmente i libri della Cassa di Risparmio e, sfogliandoli, rimane subito molto colpita dalla pittura fiamminga di Jos van Cleve e di altri grandi maestri. Sempre convinta ed orgogliosa di non poter fare altro che vivere nel mondo dell’arte, con qualche titubanza, perché non immediatamente appoggiata dalla madre, decide di fare il liceo artistico Niccolò Barabino.
Quegli anni sono stati determinanti nella sua formazione. Lei si diverte moltissimo e riesce ad esprimere al meglio il suo potenziale. Riesce brillantemente ad approfondire la sua passione per l’arte e la storia dell’arte, affinando la sua tecnica artistica. Sempre più accentuata risulta la sua predilezione per la tecnica ad olio.
In quegli stessi anni ha il suo primo fidanzamento e sarà molto importante perché incentiverà la sua pittura, dapprima con i due quadri dedicati al fidanzato stesso, Amore e Psiche e Messaggio d’amore, nati per essere a lui regalati ma poi gelosamente conservati dall’artista stessa, e poi con Notre Dame il potere, che segna un cambiamento importante nella sua poetica artistica, la cui foto della chiesa, dalla quale attinge per la rappresentazione, sarà fonte di ispirazione e realizzata dal tanto amato primo amore.
Già in questi anni acuisce la sua passione per la stesura del colore dell’artista Tamara Lempicka, per i soggetti ironici e dissacranti di Salvator Dalì, per il romanticismo ed il blu di Marc Chagall. Un altro dei suoi primi artisti preferiti è il secessionista e rivoluzionario Klimt, importante per il suo ricorrente uso della foglia d’oro. Si iscrive all’Università di Genova, indirizzo Beni culturali e poi alla magistrale di Storia dell’arte e valorizzazione del patrimonio artistico.
In quegli anni approfondirà lo studio e la passione per il secondo Quattrocento fiorentino, in particolare Botticelli e Filippino Lippi, e per il barocco in particolare quello genovese filofiammingo del Grechetto, rimanendo non indifferente al blu Klein e la sua poetica ironica di stampo duchampiano. Per qualche anno smette addirittura di dipingere dedicandosi ad altre passioni come la ginnastica.
Ma nel settembre 2015, in seguito ad un periodo critico, avviene una svolta nella sua poetica artistica: la piena accettazione del suo fare artistico, che segna un importante periodo, il periodo rosa, come definito dall’artista stessa.
Con Notte Diurna gli arcangeli non giocano a basket se non per cose importanti avviene la sua guarigione, dando inizio ad un periodo felice. La parola d’ordine è amore, in particolare l’amor proprio.