Biografia

Alessandro Tegon

Sono un fotografo italiano che vive e lavora nell'entroterra veneziano. Per me la fotografia è passione, necessità e terapia, lo strumento con cui libero tensioni altrimenti inespresse. Penso che l'essenza della realtà sia impossibile da cogliere e che ogni spiegazione sia basata su approssimazioni rendendo arduo trovare un senso inequivocabile all’esistenza. Ogni istante è perduto già nel momento in cui si verifica, tanto il più semplice quanto il più significativo sono disciolti in un fluire continuo che sicuramente possiamo percepire ma non comprendere completamente. Osservando la vita ed il mondo attraverso questa consapevolezza mi assale un senso struggente di compassione, avvicinandomi ai luoghi ed alle situazioni che mi circondano posso usarli come basi per svelare l’assurdo che caratterizza l’uomo ed il suo agire ed esprimere la tensione verso l’assoluto che ne deriva. La capacità intrinseca della fotografia di fermare il tempo mi permette un'esplorazione catartica della realtà oltre a fornire un appiglio nel mio divenire, risolvendo in parte la mia ricerca di una coscienza più profonda.



Carlo Strano

Nella mia ricerca uso pittura, video, e assemblaggi per rappresentare e generare spazi metafisici. All’astrattezza del rigore geometrico, traccia inequivocabile dell’umano, contrappongo la matericità organica dei supporti: la juta delle tele, il legno grezzo e lo stucco degli assemblaggi. Come in un processo di proliferazione cellulare, ripeto ossessivamente elementi geometrici elementari, formando agglomerati via via più complessi. Strutture indefinite che richiamano architetture labirintiche o figure totemiche. Giocando sul limite tra informe e formato, tra astratto e simbolico, cerco di elaborare un linguaggio di elementi archetipici riferiti alle dimensioni del desiderio e del sacro. L’utilizzo ripetuto di questi elementi mette in relazione reciproca ogni lavoro, creando una serie di rimandi e di narrazioni minimali che vanno a costituire una sorta di cosmogonia.