Biografia
Salvatore Serio galleria d'arte, Via Oberdan 8 Napoli.
Raffaele Serio fonda, nel 1972, Il Centro d’Arte Serio. Impegnato nella ricerca e valorizzazione delle più importanti esperienze artistiche figurative del primo Novecento, Serio propone artisti come Viti, Crisconio, Villani, Striccoli, Notte, Brancaccio, ed altri loro contemporanei. Molti di loro erano già stati storicizzati e altri lo furono successivamente partecipando alle più importanti manifestazioni d’arte quali le Biennali di Venezia, quadriennali, sindacali, consolidando così il percorso delle arti figurative del ‘900 napoletano.
Alcuni articolano il loro lavoro in una linea figurativa più tradizionale che ha le sue radici in una tradizione verista ed ottocentista, esaltando il legame con un passato non dimenticato. Altri divengono protagonisti delle istanze di un più profondo rinnovamento artistico basato sulla presa di coscienza di un’ identità artistica trans-nazionale e al di fuori di facili avanguardismi. Una visione dell’arte che tende consolidarsi a Napoli con una presa di coscienza anche della storia locale, basandosi sulla rielaborazione del Seicento, secolo d’oro della pittura napoletana. Maestri ispiratori di un linguaggio che, in una seconda fase artistica, maturano una concezione dell’arte che tende a divulgare evocazioni che vanno dall’Impressionismo francese al Postimpressionismo o manifestando una sensibilità espressionistica, radicata al territorio ed alle istanze locali.
L’obiettivo ampiamente perseguito era quello di creare e diffondere un mercato dell’arte, con capacità e competenza, dando espressione a tali tematiche, avvalendosi di supporti critici che ritroviamo in opere monografiche come Leon Giuseppe Buono curata da Piero Girace, Carlo Verdecchia curata da Carlo Munari e in selezioni di artisti come nel volume Linea Figurativa Napoletana 1930-1980, con i contributi critici di Carlo Munari, Domenico Rea e Ciro Ruju.
Con Salvatore Serio dal 1992, oltre a consolidarsi l’impostazione e la filosofia iniziale della galleria, si avverte una maggior sensibilità verso le altre correnti che hanno caratterizzato il percorso artistico a Napoli, e le istanze che tendono a configurare nuovi tasselli in un percorso che analizza le tessere fondamentali per una comprensione delle arti e degli artisti a Napoli, continuando a proporre poche mostre, ma di grande qualità.
Oltre ad una selezione di artisti ampliata del primo novecento come Bresciani, Brancaccio, Guido Casciaro, Capaldo, Catelli, Chiancone, Crisconio, Ciardo, Cortiello, Striccoli, Verdecchia, Vittorio, Viti, Villani, Tizzano e Notte, associa artisti più rari come Giordano, Giarrizzo, Pansini e Tamburrini. Nel secondo Novecento artisti di varia estrazione ma di fondamentale importanza come Barisani, Spinosa, Lippi, Waschimps, De Stefano, Del Pezzo, Biasi, Luca, Persico, Perez, Rosario Elio e Luigi Mazzella, Cajati, Sangiovanni e Rosapane.
Dei giovani artisti tende ad evidenziare le personalità di La Motta, Mamone Capria, Verio e Cilento, definendo una più curata selezione di opere e di artisti.