Biografia
Duemilaesette...Un inizio casuale, un ufficio nuovo, pareti da arredare, queste tele spesse, decise, che mi hanno sempre affascinato.
L’anima che, forse, da tempo premeva per uscire, ha trovato una fenditura ed è scappata.
Si è persa fra gli interminabili corridoi delle ferramenta e delle mercerie all’ingrosso.
E’ uscita a comprare pennelli, acrilici, paste volume e materiche, spatole, trasparenti, smalti, spray.
Bianco di titanio, rosso carminio, nero assoluto, giallo girasole…
Come non avesse fatto altro nella vita sin d’ora.
Le accumulazioni: accumulare riempire aggiungere, aggregare.
Mischiare con le mani, sporcarsi, appiccicare, lasciare impronte.
Prevalentemente monocromi: il movimento della tela dettato non dal colore ma dalle cose, le forme che si muovono sotto la spessa coltre del colore come oggetti nascosti sotto un lenzuolo di seta.
La scelta dell’oggetto: oggetti esteticamente belli, misteriosi.
Lisci o porosi o lucidi.
Dare nuovo scopo, nuovo fine ad un oggetto che nella vita ha sempre “ fatto altro”.
Bottoni, cerniere, chiavi, lucchetti: aprire e chiudere, unire e dividere.
Tutti uguali, solo uno diverso a rappresentare la bellezza e la difficoltà di una vita contromano in autostrada.
O forse la follia della massificazione: come l’essere tutti uguali annulli la singola forma, come siano tutti fungibili, succedanei al punto che l’occhio non si prenda neppure la briga di distinguerne uno, ma ne colga solo la visione d’insieme…
Così bottoni, ma anche soldatini che ricordano ancor di più l’infinita idiozia umana.
Lettere: mischiate, unite senza senso, come nel discorso farneticante che ci ostiniamo a ripetere e ripeterci, fra sprazzi di liscio e sensato silenzio.
Cerniere che divengono spighe in un tributo e in ricordo subliminale alle due opere che ho sempre adorato: “Campo di grano con corvi” e i vari Campi di Pane di Schifano.
L’aspetto ludico….. palline da ping pong sette e incollate sulla tela a formare un enorme “Lego” che ricorda i giorni del gioco e dell’immaginazione: quelli della saggezza innata, della creatività, della felicità con poche condizioni….
Briciole di cavi elettrici, a ricordare le sinapsi neuronali, il pensiero che mai si spegne e tace, anzi avanza sgorgando e sporcando anche spazi che non gli appartengono, fuorisede, ripetuto, dominante, compulsivo…