Biografia
Elena Maria luce Fodera nasce milanese Nel 1979.
Trascorre la sua prima infanzia all'ombra del campanile di Trezzo sull'Adda, disegna su ogni cosa che le capita a tiro. Assi del letto comprese.
Adottata da Bergamo, dove consegue maturità artistica, ritrova infine il capoluogo per gli studi in pittura presso la N.A.B.A, allieva di Claudio Olivieri.
Sfida fin da giovane il linguaggio incisorio, attraverso gli insegnamenti del Maestro Sandro Martini, dove inizia a fondere pittura e incisione trasportando l'una nel cuore dell'altra senza un confine visibile.
Con la qualifica in incisione e stampa conseguita a Firenze presso la Fondazione per lo studio dell'arte grafica " IL BISONTE", grazie ai maestri Manuel Ortega e Vincenzo Burlizzi, si addentra nelle tecniche del bianco e nero specializzandosi ,l'anno successivo, nella stampa a colori.
Negli anni matura ulteriori competenze, frequentando i corsi di Design del gioiello presso lo I.E.D. milanese e al centro T.A.M per il trattamento artistico dei metalli.
Alla galleria A+A di Venezia segue il corso per curatore di mostre. Dal 2001 tiene avamposto artistico presso la casa paterna di Trezzo sull'Adda: un luogo i cui muri sono incrostati di luce e di tempo.
OPERE
Le opere si caratterizzano per una visione intimistica, al confine con l'onirico; un mondo popolato da animali irrequieti, istintuali, per loro stessa natura mutevoli e mutabili che vivono immersi in un mondo che li costringe sempre ad un precario equilibrio. creature mitologiche, grottesche che nella loro ostentata mostruosità, diventano simbolo di quella poetica del meraviglioso che caratterizza tutto il lavoro.
L'ossessionata ricerca di un equilibrio, di una giusta misura tra razionalità e istinto, sviluppa negli anni una stratificata simbologia e una sintesi figurativa che sfocia nella figura del cavallo e del cavaliere.
Il primo, simbolo dell'istinto, è cieco alla luce e guida il cavaliere nel buio ; il secondo che rappresenta la razionalità è invece totalmente cieco al buio ma vede di giorno. Gli occhi di uno sopperiscono alla cecità dell'altro e viceversa.
Dalla loro fusione si genera l'equilibrio.
I MATERIALI
Da sempre pittura e incisione convivono in una perenne contaminazione, in un dialogo che non si é mai interrotto rafforzandosi con gli anni. I materiali tipici dell'incisione, come la vernice acido resistente, all' alcool o la matita litografica ( questi sono solo alcuni esempi) vengono presi in prestito dalla questa pittura per farne viatico espressivo; mentre i temi, i soggetti, si trasformano in incisione attraverso tecniche che ne riproducono il tratto