Biografia

Vive e opera a Milazzo. Innamorato dell’arte nelle sue molteplici espressioni, sostiene la sua voglia di imparare nutrendosi di carta stampata, di documentari e di confronti con chi condivide le sue stesse passioni. Il connubio tra gli studi di indirizzo scientifico e l’intensa passione per la fotografia si concretizza ben presto in un’analisi più profonda della luce, arrivando a scomporne la struttura per utilizzarne la frequenza desiderata. Con l’avvento del digitale e le nuove possibilità creative, si avvicina alla realtà dell’infrarosso, forma di espressività fotografica in grado di suscitare forti emozioni con i suoi scenari cupi e misteriosi. I primi tentativi di esclusione della luce visibile li farà rimuovendo l’hot mirror da una macchina fotografica compatta e frapponendo alla lente ritagli di pellicola. Sperimenta anche i filtri da reflex, molto più semplici da usare. Tutti i suoi lavori sono frutto di lunghe esposizioni non inferiori ai 30 secondi. Il suo primo portfolio a tema IR si intitola From Beyond (“Da altrove”), citando il racconto di uno dei suoi scrittori preferiti: Howard Phillips Lovecraft. L'amore per il mare e il particolare stato di sospensione dal reale che si vive sottacqua sono state le condizioni ideali per portarvi la macchina fotografica, lasciando alla superficie il compito di fungere da filtro per la luce. © Giulia Sillato 2013

Testo Critico
Bombara è un grandissimo artista della fotografia. A luce tagliata illumina le sue opere, quasi surrealiste, come in All shall pass, capolavoro dell’immagine fotografica, ma solo primo di una serie in cui l’immagine umana risulta assolutamente come mistica: The greatest. Le sue nuvole, le sue fronde, che da sole sono quasi paesaggi, vengono frastagliati dall’entità superiore che è l’autore. Domina l’epico, inteso come non-ordinario. Nulla appartiene alla realtà che ci circonda, come al tempo stesso vi appartiene tutto ciò che egli ritrae. Tutto viene manipolato, stilizzato, trasformato in un virtuosismo dell’immagine perfetto. Nulla sfugge, solo il vento, l’acqua, e tutti gli elementi infuriati e coivolgenti fino all’espressionismo. Le ombre imperano e la forma di un mondo immaginifico esce fuori e rapisce l’interlocutore nel silenzio. Il silenzio della contemplazione delle sue opere.
© Alberto Bottaro