Biografia
DUE PAROLE sul mio lavoro
Dipingo e manipolo per capire .E quando ho finito il mio lavoro, il mondo è ancora irraggiungibile, forse ancora più di prima. E dunque occorre , è necessario ricominciare. Fare arte , cioè capire , è un modo di afferrare il mondo, di contenerlo e misurarlo, ma anche di esserne preso, contenuto e misurato. E’ l’unico modo per ricevere , accogliere e dunque soffrire: il desiderio di raggiungere, di colmare la distanza tra sé e il mondo , tra sé e l’altro, sta sempre insieme con l’ineminabile dolore della distanza, dell’essere percosso sempre da questa distanza. Ma questo dramma, che è dell’arte, è innanzitutto della vita: è dialogo ininterrotto, sempre rinnovato tra un io e un tu, tra un io e le cose”.