Biografia

Nipote e figlia d’arte, pittrice e poetessa. Nata a Contrada(AV) il 16 ottobre del 1957,dottoressa in Lingue. Accademica ad honorem per meriti artistici e Cavaliere Accademico delle Arti.Il figurativo predomina la maggior parte dei dipinti ,la tecnica usata è olio su tela e per gli affreschi,la tempera o il water-oil colour .Importanti i suoi quadri ad olio su velluto. Agli esordi le sue opere si collegavano alla corrente manieristica,poi l’evoluzione pittorica l’ha spinta verso la corrente neo-realistica e per gli affreschi,verso l’art nouveau.Ha avuto numerosi riconoscimenti ed inserimenti in libri d’arte italiani ed esteri.
Intense e significative ,le immagini pittoriche di Maria Pennino sono profondamente sostanziate di sentimenti ed emozioni, lungamente sedimentati nel suo sensibile animo di artista in un fecondo,dialettico rapportarsi alla realtà.Dalla natura,dagli eventi quotidiani dalla varietà dei motivi essenziali ,ella trae spunti ispirativi che coniuga felicemente e con originalità,alle intuizioni della fantasia,in una lirica trasfigurazione di forme e concetti.Pittrice per spontanea vocazione,si dimostra particolarmente disinvolta,nell’evidenziazione dei contenuti sul piano introspettivo,estrapolandone valori umani e spirituali di notevole spessore che, attraverso il filtro della bellezza estetica,comunica con immediatezza con l’osservatore (V.Cracas)Nel suo stile,Maria Pennino,elabora gli elementi figurali e fantastici con realistica intonazione,permeata tuttavia di simboliche accentuazioni,realizzando una sintesi raffinata ed efficace di forme significanti,con colori,luci ed ombre sapientemente dosati che,oltre a darci la misura delle sue notevoli capacità tecniche,sono suggestivi referenti della sua armonica espressività,sostenuta sempre da una poetica ispirazione.(V. Cracas)“Negli occhi dei suoi personaggi si leggono intense emozioni,nella trasparenza delle vesti o dei tendaggi,o delle acque,c’è il legame con l’aldilà e viene espressa così la caducità della vita.” (Casa Ed. L’Elite)
La pittura di Maria Pennino è intrisa di tenerezza,i tratti sono delicati e creano una morbidezza di forme che illanguidiscono il soggetto.Anche nel Cristo crocifisso,che dovrebbe richiamare l’idea del dolore,il volto rimane soffuso di dolcezza.quasi trasfigurato in un’estasi lontana dalle vicende terrene.
L’occhio e la bocca sembrano trasmettere un messaggio di profondo amore,quasi la soddisfazione per la missione compiuta,e le stille appaiono come gemme di una preziosa corona.Queste caratteristiche ovviamente,risultano in misura maggiore nell’altro dipinto,figura di donna,che bilancia la maestosità della struttura fisica con la dolce malinconia del volto.La pennellata è leggera come a sottolineare il momento di incantamento che vive il soggetto,sospeso a fantasticherie quasi affabulatorie,come sembra suggerire l’orsetto accarezzato da una mano morbidamente modellata.
Il cono di luce del paralume e la pianta sul comodino riescono a dare equilibrio alla figurazione d’insieme.Maria Pennino dimostra di aver raggiunto una piena padronanza pittorica della figura umana,che riesce a rendere viva e palpitante. (R.Biancalani)Le sue opere figurano in collezioni private e nazionali.“La sua pittura e’ pulita e uniforme .Negli occhi, nelle espressioni degli occhi dei suoi personaggi c’è tutta la vita dentro”.