Biografia
Artista inquieta e curiosa, a cui piace esplorare diverse tecniche e mezzi espressivi anche in digitale, quali il segno grafico e gli inchiostri, l’impasto dei pastelli, l’espressione pittorica con diversi medium, l’intervento grafico pittorico su proprie fotografie stampate su tela e le opere mixed media, quasi installazioni da appendere e scoprire da diversi punti di vista.
Quando si esprime con lavori polimaterici, utilizza materiali di ogni genere, scelti accuratamente ed assemblati sulla tela o altro supporto e mediati dai colori acrilici, in cui unisce il segno pittorico con l'apporto evocativo degli oggetti, reperti emozionali ed object trouvé, oltre che piccoli manufatti e materiali naturali.
Anche il supporto spesso non è tela pittorica, ma un asciugamano o uno scampolo di altro tipo montato su telaio e preparato per accogliere il colore. La cornice, quando non manca, diventa parte integrante dell'opera, ed in modo talvolta atipico è il punto di partenza anziché il reframing finale: dopo il ritrovamento da un rigattiere o in uno sgabuzzino viene consolidata, pulita ed è la base da cui partire per costruire il telaio e progettare tutta l’opera...che spesso, composta anche dai materiali tessili prediletti dall’artista, evade dallo spazio angusto e limitato del lavoro, per entrare nel mondo reale ed avvicinarsi allo spettatore, che a sua volta viene invitato ad entrare nell’opera, talvolta da giochi di specchi o da testi da leggere e comprendere…Così la narrazione avviene su più livelli, sia visuo spaziale che tattile, e mano a mano che chi guarda entra nell'opera empaticamente, aggiunge ai suggerimenti e rimandi dell’artista, offerti nella configurazione e nell'assemblage, i propri contenuti personali evocati e suggeriti dalla memoria...
Negli interventi su fotografie usa esclusivamente stampe su carta o su tela di propri scatti elaborati dapprima in digitale, giocando tra l’iperrealismo fotografico ed il segno grafico di pennarelli a inchiostro o pastelli, o pittorico spesso materico, l’uso di timbri e impronte e utilizzando colori acrilici spesso con piccole inclusioni.
In questo caso la tela, non intelaiata, è fatta per essere srotolata e appesa mediante bacchette di legno, come una vela leggera.
Patrizia Garberi, nasce a Milano nel 1959 e attualmente risiede in Toscana a Rosignano Marittimo, è psicologa, artista visiva, arteterapeuta e istruttrice mindfulness/MBSR.
Ha completato tutti gli studi artistici a Milano con il diploma in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1982 con una tesi sui rapporti tra scienza e arte. Dopo una carriera come illustratrice scientifica, ritrattista e insegnante d'Arte, inizia la sua carriera espositiva e di ricerca artistica, allo stesso tempo si dedica allo studio della psicologia Buddhista e Occidentale, laureandosi in Neuroscienze e conseguendo il PhD in psicologia cognitiva.