Biografia
LINO BALDASSA NASCE A CHIERI (TO) IL 19 MAGGIO DEL 1966
PER LINO BALDASSA , LA PITTURA E' DA SEMPRE MOMENTO DI VITA E DI PASSIONE.UN'AZIONE GESTUALE CHE NON SI LIMITA ALLA SUPERFICE MATERICA MA LA ESPLORA IN TUTTA LA SUA SUPERFICE E IN OGNI SUO PUNTO VORTICOSAMENTE. PURA ESPRESSIONE DI QUELL CHE SI VUOL TRASMETTERE. PROPONE VEDUTE SUGGESTIVE...SEMPRE IMPEGNATO IN RICERCHE STILISTICHE E NUOVE TECNICHE LA RICERCA ARTISTICA AVVOLGE E COINVOLGE, I SUOI COLORI SONO LA TESTIMONIANZA DEL SUO LINGUAGGIO.
IL TEMPO A DIPINGERE PASSA INESORABILMENTE..........I COLORI SU UNA TELA SONO LA PIENA ESPRESSIONE DELLA VITA PASSATA PRESENTE E FUTURA, CHE SCIVOLANO SU DI ESSA SENZA MAI ANDARE VIA....
LINO BALDASSA
TRA SOGNO E REALTA’ NELLA POETICA DEL COLORE NEI DIPINTI
DEL MAESTRO LINO BALDASSA
Il dipinto appare come uno stato d’animo: è quasi una finestra che si apre all’aria ed alla luce, creando fonti luminose oltre lo spazio. La pittura del maestro Lino Baldassa è fatta di fuggevoli sensazioni che svelano una trama pittorica sublimata da una tavolozza di raffinati valori cromatici nella brillantezza delle tonalità, tra intense e fluenti pennellate impressioniste pregne di vibrante luminosità nelle suggestioni del colore. Così, l’immediata gestualità pittorica si libera istintivamente in un clima squisitamente francese che esalta il dinamismo delle visioni, riprendendo temi naturalistici da usare come base per variazioni strutturali in composizioni che si evolvono in un’atmosfera dal sentimento romantico ed evocativo, mentre scorre una narrazione allusiva, quanto, fantastica. Verdi muschiati e variegati della natura, azzurri celestini, grigi perlacei, nei vapori dell’aria ed ocra dorate nella freschezza del tocco, colorano nostalgiche vedute marine e campestri, tra i riflessi speculari dell’acqua, mentre il biancore della luce riflette immagini trasognate di un’onirica realtà nella trasfigurazione simbolica del mondo visibile e poetico dell’autore. Ecco che allora, percorre nei dipinti di Lino Baldassa un senso di mistero nella leggerezza dell’aria, mentre la luce diviene evasione spirituale nella sospensione del tempo e di magici momenti vissuti. In tal modo, i dati figurali delle liriche vedute sono immersi in un’interpretazione simbolica nella funzione primaria della luminosità che trasfonde nell’unità tonale la carica emotiva degli echi d’animo dell’autore. Ecco perché, il colore segue emozioni quasi improvvise ed intense sensazioni visive che si dissolvono nella dimensione psicologica, mentre le armonie naturali rivelano vibrante luminosità, dove aleggia magica poesia coloristica nella tecnica espressiva rivolta al versante francese nell’impressione sentimentale, cogliendo la fenomenicità visiva nei paesaggi, che interpretano nelle rapide ed istantanee pennellate cromatiche il senso della forma di onirica immaginazione. Da Cézanne a Monet, quindi, i dipinti del maestro Lino Baldassa, richiamano quel gusto francese nel fremito di luce nell’ariosità del paesaggio, mentre la visione diviene trasognata per ricreare una dimensione ideale e trascendentale, dove i valori cromatici si incontrano tra effetti chiaroscurali, seguendo l’illustre tradizione classica nella composizione di raffinate nature morte con accentuazioni di cultura barocca. Alla fine, le vedute in fuga prospettica sono ampliate a seconda delle emozioni dell’autore, entro immagini ricreate dalla fantasia ed ispirate da una tensione lirica, costruendo rapporti spaziali diversi da quelli tradizionali, in cui le visioni si evolvono in memorie nel fascino di un sogno che diviene incanto del reale. Sta qui il pregio nei dipinti del maestro Lino Baldassa: il dialogo atavico con la natura e le riflessioni esistenziali sono tradotte nell’espressione rappresentativa in decantazione della realtà con magica bellezza, dove il paesaggio diviene logos ideale di emozioni nella poesia del quotidiano. La tensione verso la spiritualità, quindi, verso il sogno, è coinvolgente. Lino Baldassa riesce, mirabilmente a coniugare la sua fuga onirica con una sorta di estrema lucidità mentale. Gli orizzonti si ampliano, le immagini superano la tangibilità realistica delle cose nelle voci segrete e musicali dell’armonia pittorica.
Acc. Carla d’Aquino Mineo ( critico d’arte )
Presidente della Maison d’Art di Padova
Osservare le opere di Lino Baldassa significa penetrare la natura ed immergersi nei significati profondi della sua essenza. Atmosfere incantate dal rigore formale, dalla luminosità dei colori che ne imprigionano l'aurea sino a proiettarla purificata negli occhi degli astanti. Processi critici di un percorso spontaneo quanto ricercato con attenzione e dovizia. Il suo realismo è intriso di osservazione pura che sfocia nel miracolo estetico di una Realtà oggettiva. Eppure, anche se la affronta con un'attenzione al limite del precisionismo, la espone immancabilmente ad un subitaneo livello di demarcazione ideale sino ad immergerci nelle tumultuose realtà metropolitane, ultimo tassello di un percorso sincero, concreto e maturo.
Critico d'Arte Andrea Domenico Dott. Taricco