Biografia
“È possibile riconoscere, nella serie dei mandala (raffigurazioni del simbolo unificatore) disegnati da un soggetto dotato di capacità pittoriche, la formazione spontanea di tale innata pulsione".
Lo diceva Jung a proposito della sua ricerca sull'individuazione della coscienza, il mandala diventa, quindi, per Jung uno strumento spirituale e scientifico allo stesso tempo, che aiuta chi lo disegna, ma anche chi lo ammira a ritrovarsi e a ritrovare il centro delle proprie pulsioni. Il lavoro di Yoselin Giovani nata a Valencia (Venezuela), il 17 marzo 1992. Vita divisa a metà tra il sud America (Venezuela) e l'Italia (Abruzzo) ha come spinta la ricerca di certi stati d'animo attraverso la pittura che diventa quindi astratta, ma di astratto ha solo le immagini, che sono profondamente diverse dai mandala; ma che hanno lo stesso scopo e significati di precisi processi e concezioni della realtà che ci circonda. L'inconscio, grazie alle capacità pittoriche studiate e ricercate con la sapienza dell'uso e della combinazione del colore, fuoriesce dai processi mentali e si trasferisce sulla tela. Qui vi troviamo in varie immagini vari interessi dell'artista come l'architettura studiata al liceo e tanto apprezzata, l'arte in tutte le sue forme e periodi storici, con una predilezione per il dadaismo, surrealismo e la fotografia.