Biografia

Mara Braidotti nasce a Genova dove vive e lavora attualmente. Conseguiti i rispettivi diplomi musicale presso il conservatorio della sua città, e quello di Figurinista (cui segue master come Stilista di moda), decide di lasciare la sua attività di insegnante per dedicarsi alla sua vera passione: l'Arte figurativa.
Dai primi lavori in cui predomina il tratto grafico e l'impiego dell'acquarello, il passaggio agli oli e acrilici giunge naturalmente.
Spronata da grande curiosità, nonché la necessità di esprimersi attraverso il colore, intraprende una lunga ricerca interiore dipingendo vari soggetti; le prime tele infatti mostrano una marcata ispirazione figurativa e paesaggistica che richiamano vagamente l'Impressionismo.
Affascinata dalla decorazione tipica dell'Art Noveau, dopo aver appreso nozioni di base del restauro, quindi anche della doratura in foglia, la pittrice sposta la propria visione artistica su un piano differente che segna l'ulteriore passo verso una totale libertà espressiva: il puro piacere del decoro con inserti in oro, argento e rame, che impreziosiscono tele dal sapore sempre più onirico, caratterizzati da una nuova e cosciente spinta verso l'Astratto.
Fedele a se stessa, avendo sempre seguito la sua ispirazione priva da condizionamenti accademici o commerciali, l'artista dipinge per il piacere di farlo, incurante della critica.
Incoraggiata tuttavia da lusinghieri commenti di noti artisti, il passo successivo la vede approdare a tecniche pittorico-espressive molto vicine all'Informale.
I lavori si fanno sempre più materici e di ampio respiro in cui l'artista si sente pienamente a suo agio.
I colori, imprescindibile e prepotente presenza quindi veicolo di comunicazione nella propria arte, e i materiali impiegati sulle tele, cartoni o ancora tavole, si incontrano creando combinazioni di elementi spesso diversi e conflittuali che negli ultimi lavori si rinforzano l'un altro.
Queste opere appaiono estremamente espressive e tattili in cui linee severe che riportano ad un certo Verticalismo di Seurat.
Le geometrie, i tratti netti, spigolosi, incontrano spirali e spatolate volutamente ornamentali dove lo spirito dell'artista si esprime a pieno.
Le figure perdono e ritrovano la loro essenza in un inseguirsi quasi giocoso di luccichii e una gestualità sempre più libera da vincoli di sorta.
Ora il chiaro intento di comunicare con maturità e sapienza attraverso un contesto simbolico/concettuale, si può evincere dai titoli delle sue opere, punto di approdo di una esperienza artistica in cui l'artista stessa si riconosce fino in fondo. Agli inizi del 2014 inizia a sperimentare la tecnica del collage e mosaici di carta. Pennelli e colori vengono momentaneamente messi da parte per usare forbici e colla.
Questo è l'inizio di un coerente quanto eccitante percorso che si fonde all'esperienza artistica maturata nel tempo, tuttavia al momento si occupa di scultura con filo metallico, design e arte del riciclo creativo che si realizza attraverso la lavorazione della plastica PET.