Biografia

Costangelo Pacilio (n.1988) vive e svolge la sua attività di artista multidisciplinare in Italia e all’estero, comparendo in prestigiose realtà quali Vogue Italia, National Geographic, Art+commerce New York e Getty Images.
Dal 2012, da quando ha incontrato la Street Photography, Costangelo fotografa ciò che più lo emoziona, rendendo l’arte una ragione di vita.
Il suo obiettivo è vivere la vita come un viaggio, dove si impara ad osservare tutto come se fosse la prima volta, senza pregiudizi. Un viaggio interiore con valore di testimonianza: come scavare a terra a mani nude, per raccogliere un memento.
La fotografia è strumento e instante critico che permette di estendere il tempo e ripercorrerlo più volte, diventando uno mezzo di crescita personale: contribuisce ad uno studio antropologico e avvia un percorso basato sul viaggio come osservazione e coscienza critica.
I suoi temi sono sempre inconsapevoli e si esternalizzano solo nella fase di editing, selezione, e sviluppo analogico o digitale, come se il mondo, una volta rapito, confessasse la sua essenza, mentre il tempo si dilata.

Il sogno è un viaggio, una nave, che parte dal porto, il cuscino, e che ha come attracco l’utopia. Il sogno è l’ultima frontiera della realtà che si tuffa nell’irrealtà. I sogni sono la sostanza più leggera presente sulla Terra, perché non hanno un prezzo, non danno obblighi nè scadenze. Perché se sono futili si scordano con lo scorrere del tempo. Poi però arriva quel giorno in cui il sogno s’impossessa del sognatore, diventa più vero, nascondendosi nel taschino dell’ uomo. Pronto ad essere coltivato. Il sogno è la seconda pelle anzi è più profondo. Unico. Il sogno è il tuo film, il progetto del tuo desiderio nascosto. Difficilmente il sognatore rivela il suo sogno, come un giocatore di poker svia il rivale, il curioso. Probabilmente ha paura che voli via per sempre. Frasi fatte per offuscare e apparire. Amedeo Modigliani esternava che il dovere reale è di preservare il sogno. In un mondo di ladri di sogni, non nel senso pratico della parola, ma nel significato che quest’ultimi sono frenati, bloccati. Abbiamo paura del sognatore e del suo progetto utopico. Cerchiamo così di allontanarlo dal sogno, per farlo entrare in un pianeta senza colori, anonimo. Distruggendo l’uomo e il significato di vita, diventando dei vecchi, infatti, riprendendo da Gabriel García Márquez, non è vero che le persone smettono di inseguire i sogni perché invecchiano, ma diventano vecchi perché smettono d’inseguire sogni. Forse il desiderio più grande e onorevole è la libertà di sognare. Ma non sempre il sogno è un progetto altruista, come vogliono farci credere, molto spesso è un’ ambizione egoistica. Giusto o sbagliato che sia, il sogno appartiene al sognatore. La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri. Il sogno più bello è la libertà di sognare, di realizzare o almeno provare progettare a tuo piacimento la propria vita. Al di là di ogni problema, divieto, costrizione, l’unica regola è continuare a sognare. Tante volte il sogno non si realizza, perché complesso e troppo monumentale. Per questo il sogno dell’onironauta è progettare tanti piccoli cortometraggi invece che un film, perché sa che così non rimarrà mai deluso, restando sempre giovane. Il vero sogno è fatto di tanti piccoli desideri, ma il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi.

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costangelo.com