Biografia

Andrea Granchi è nato a Firenze l’11 giugno del 1947. Nella stessa città compie studi artistici e si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti nella Scuola di Ugo Capocchini (1969). Vincitore della borsa di studio per i giovani artisti del Comune di Firenze (1966) e del Premio Stibbert per la pittura (1971). Come docente è stato a lungo titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara e, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Firenze ove ha tenuto anche il “Laboratorio di Nuovi Linguaggi Espressivi” del Biennio Specialistico di II° livello per cui ha progettato negli anni un nuovo indirizzo di ricerca sul “Libro d’artista”. E’ il Presidente della “Classe di Pittura” dell’Accademia delle Arti del Disegno.
E’ riconosciuto tra i protagonisti del «Cinema d’Artista», ambito nel quale realizza numerose opere, viene invitato alla Biennale di Venezia (1978) e incaricato di curare manifestazioni di rilievo internazionale per il Comune di Firenze (La Mano dell’Occhio, 1978 e Cine Qua Non, 1979), al Centre Pompidou per la Cinémathèque Française di Parigi (Cinema d’artista e cinema sperimentale in Italia 1960-1978), a Philadelphia (Cinema d’artista, Philadelphia Museum of Art,1980-81). E’ invitato alla Biennale di Milano (1974) alla Triennale di Milano (1981) e alla Quadriennale a Roma (1986). Numerose le esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, da Lugano a Stoccolma, da Valencia ad Amburgo. E’ tra i primi a realizzare lavori in cui riunisce elementi plastici con proiezioni di immagini in movimento, film, fotografie e suono (L’allegro e il Pensieroso per “Camere incantate”, Milano, 1980; Il Turco e l’Italiana, film-opera per “Piazza della Palla”, Firenze, 1980; L’Inventore e l’Epigono, installazione filmica per la Triennale di Milano, 1981; Disegno del Tempo, Pinacoteca Civica di Volterra, 2013. Tra le esposizioni personali più significative si segnalano Andrea Granchi. Viaggi obliqui curata presso la Tour Fromage di Aosta da L-V- Masini e Janus (catalogo Fabbri Editori 1993), L’Adret et l’Envers, allestita nel 2010 nel Castello di S. Rhémy-en-Bosses a cura di A. Parrella per la Regione Valle d’Aosta e l’esposizione antologica Andrea Granchi. Il luogo dove i destini si incontrano, allestita nel 2013 a cura di N. Micieli nella Pinacoteca Civica di Volterra. Assai attento al gioco strutturale e tecnico della costruzione dell’opera recupera, tra anni ’80 e ‘90, anche la tecnica dell’affresco “..sperimentando tecniche, materiali, supporti “antichi”, ma totalmente rinnovati” (L.V. Masini, 1993), anche con esiti tridimensionali, a metà tra opera pittorica e scultura. Nel 2011 su segnalazione di G. Di Genova è invitato a “Lo stato dell’arte. Regioni d’Italia” per il Padiglione Italia (Toscana) della 54° Biennale di Venezia. Nel 1989 esce a cura di G. dalla Chiesa la monografia Andrea Granchi. Ironia e Trasparenza, (Electa, 1989). E’ inserito nel volume di Lara-Vinca Masini Arte Contemporanea: La linea del Modello, vol. IV, Giunti, Firenze, 1997, pp. 690-692; nel volume Generazione anni Quaranta della Storia dell’Arte Italiana del ‘900 - per generazioni di Giorgio Di Genova, Tomo I-II, edizioni Bora, Bologna, 2009, e, più recentemente (2013), nel volume “Lo Sguardo Espanso. Cinema d’artista italiano 1912-2012” a cura di Bruno Di Marino, Marco Meneguzzo e Andrea La Porta.