Biografia

Nato nel 1961 a Modena, dove attualmente vive e lavora.
La sua naturale predisposizione all’arte grafica, lo avvicina al mondo della pittura nel 1997.
Inizia a frequentare la bottega del maestro Romolo Fontana, pittore modenese di pluriennale esperienza, del quale diventa allievo ed amico. Apprende il ”mestiere” dal maestro e rapidamente si impadronisce dei mezzi artistici che gli permettono di esprimere la sua arte. Nasce così un importante rapporto artistico che si consolida nel corso degli anni e che costituisce tuttora una preziosa opportunità di confronto e crescita. Da parecchi anni, partecipa a concorsi nazionali e manifestazioni artistiche, conseguendo premi e riconoscimenti.

OLTRE L'INCANTO NELLA POESIA DELL'IMMAGINARIO NEI DIPINTI DEL MAESTRO
MASSIMO RICCO'
Il dipinto appare come uno stato d'animo: una finestra che si apre alla luce ed all'aria, mentre leggeri vapori colorano di nostalgiche rimembranze i paesaggi di sogno nei dipinti del maestro Massimo Riccò. La sua pittura è fatta di sfuggevoli sensazioni: lo sguardo le raccoglie, mentre la fantasia creativa le esalta in una narrazione evocativa nella poetica dell'immaginario. Ecco che allora, le immagini escono dalla fisicità dei paesaggi: le accompagna la fuga dei pensieri, dove le vedute si dissolvono in una particolare luminosità che diviene lirica lontananza con una fuga dei pensieri. Tutto pare lievitare nelle velature finissime dell'aria umida, dove la raffinata trama pittorica rivela una costruzione e decostruzione delle immagini nella coniugazione, tra fantasia del reale ed una nuova geometria, razionalità e pulsione sentimentale, in cui si svelano vedute nebbiose dai vapori dell'atmosfera con squisite morbidezze tonali, improvvise accensioni, tra i gialli dorati, i rossi fiamminghi, i preziosi valori dei verdi, i grigi perlacei e gli azzurri turchesi che rendono i paesaggi incantati in un alone di mistero e magica poesia nella sospensione nel tempo.
Ecco perché, tra natura ed immaginazione, realtà ed astrazione del reale, scorre la splendida pittura di Massimo Riccò: ora dolcemente apollinea, ora con un filo di malinconia, mentre i borghi antichi che parlano di storia e le incantate vedute veneziane appaiono in una dorata luminosità soffusa che rende le visioni trasognate.

Acc. Carla d'Aquino Mineo

VISIONI FANTASTICHE NELLA PITTURA DEL MAESTRO MASSIMO RICCO'
Riccò immette nelle sue opere un colore capace di accogliere varianti minime, accostamenti difficili. Ciò sta a dimostrare come Egli abbia raggiunto, nel corso del suo operato artistico, padronanza e sicurezza dei propri mezzi espressivi.
La squisita sensibilità di Riccò, si rivela dai temi stessi che l’Artista predilige, rendendoli partecipi di una realtà dove, sempre, esistono qualità ed intonazione, e questo a dimostrare come, fin dal principio sia sobrietà e serietà d’intenti, lo scopo finale. Gli stati d’animo dell’Artista, trapelano da tutte le Opere, oltre al rigore nel segno anche se eseguito di “getto” interpretativo, impressionistico.
Riccò sembra quasi entrare fisicamente nelle sue Opere, a trovare cioè, una relazione diretta con la Natura nella sua parte luminosa e palpitante.
Parlavo del particolare pregio del colore, nelle Opere di Riccò, ma vorrei anche sottolineare che esso si integra perfettamente con il possesso del “mestiere” che il Pittore ha, dando come risultato finale, morbide composizioni, dove ogni sentimento è sapientemente orchestrato.

I critici dello studio d'arte M.C. - Fondazione Livio Collina di Bologna