Biografia

L'artista parte dal presupposto che molte delle dinamiche proposte nel Manifesto Futurista nei primi anni del Novecento, si siano effettivamente concretizzate nella società iper-tecnologica del 2000, e, attraverso la sua ricerca, ne analizza le conseguenze.
Quello di Rossini diventa dunque un linguaggio costituito da tensioni e contrasti tra i materiali
spesso naturali, in cui identifica l'essere “primordiale” e culturale dell'Uomo, e il ferro, in cui
individua la chiave fondamentale per un'analisi critica dello sviluppo tecnologico, visto come
frenetico ed alienante.
Le opere del giovane artista diventano vere e proprie battaglie tra "l'animus" dell'Uomo e le
tendenze progressiste distruttive che caratterizzano la società post-moderna.
Questi scontri approdano inevitabilmente alla “poetica della ruggine” ,vista come patina del
tempo, ovvero come un cancro che ha come fine ultimo la riaffermazione del ciclo naturale delle
cose.
L'operato artistico attuale di Nicola Rossini vuole dunque ricercare un linguaggio comunicativo in
grado di esprimere i conflitti tra i due aspetti dell'Uomo contemporaneo, denunciando
l'alienazione della modernità.