Biografia

“Nella pratica artistica di Presicce sono tre i fattori ricorrenti. In primo luogo l’elemento della temporalità. Essa si declina nella lunga durata dell’atto artistico, spesso dilatato fino alla soglia estrema della sostenibilità fisica da parte dell’artista e dei suoi collaboratori-adepti. A ciò si lega il tempo intenzionalmente limitato che l’artista concede allo spettatore per assistere a volte solo a frammenti della messa in scena, oppure il tempo congelato quando la performance diventa immobile tableau vivant. Secondo fattore è la fruizione “privata” del suo lavoro, la voluta limitazione del pubblico che Presicce adotta, spesso ammettendo solo pochi spettatori alle sue performance. E infine il viaggio come pratica artistica e di vita che porta l’artista a esplorare e ricercare luoghi reconditi dai significati nascosti, ma anche viaggio dello spettatore che spesso deve recarsi in luoghi lontani per assistere alle rappresentazioni performative. Con una intenzione quasi liturgica, Luigi Presicce basa il suo lavoro sulla realizzazione di performance che uniscono teatralità e ritualità in un costante riferimento alla cultura e all’iconografia popolare.

La sua pratica artistica ricerca una dimensione metafisica e irreale con performance dotate di una forte valenza visiva che mirano ad andare oltre a una dimensione teatrale. I suoi tableau vivant, fatti di pitture o sculture letteralmente “viventi”, vivono di immagini resi manifesti in dialogo e connessione con simbologie più oscure e legate all’esoterismo o alla massoneria”.

Franziska Nori, Luigi Presicce, narratore e mistico, in

F. Nori e B.Gordon, Luigi Presicce, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze 2013. Pubblicazione prodotta dalla Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze in occasione del premio TALENTI EMERGENTI 2011, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze